Lo schema di questa Cappella è quello a croce
greca tanto usato sia in tempietti che in chiese, in
quasi tutti gli stili, ed ha molti punti di contatto con
la palladiana Chiesa delle Zitelle a Venezia, e forse
più ancora con la Cappella Chigi in Santa Maria del
Popolo a Roma. In quest’opera anticamente attribuita
a Raffaello, ma più probabilmente lavoro del Peruzzi,
troviamo una pianta uguale (ad eccezione del presbi
terio), ma di dimensioni un po’ maggiori; pure uguali-
sono quasi tutti i partiti costruttivi, ad eccezione della
maggior altezza del tamburo entro cui sono ricavate
le finestre.
Profondamente diversa è invece la decorazione:
là ottenuta con materiali ricchi e con fastosità degna
di Raffaello e di Roma, pavimenti e rivestimenti delle
pareti in marmi colorati, affreschi del grande Maestro
e statue meravigliose, uno sfarzoso ordine corinzio
e la volta scompartita a cassettoni mirabilmente
dipinti e limitati da cornici fortemente modanate ed
intagliate.
Nella nostra Cappella, invece, tutto è improntato
a grande semplicità: non ordini, non sfarzo di mate
riali, mattoni e qualche stucco dànno un carattere
paesano e tranquillo, e piace appunto per la sua
ingenuità e freschezza.
Il vano della Chiesetta è a pianta quadrata con gli
spigoli smussati, forma cioè un ottagono a lati alter
nativamente disuguali (figure 2, 3, 4, 5. 6, 7).
I
lati più lunghi sono leggermente sfondati, il
muro perimetrale è portato cioè sul filo esterno,
isolando così in parte i quattro pilastri angolari che
sostengono la cupola. Sull'asse longitudinale, verso
levante, si apre la porta, di fronte il presbiterio a
pianta rettangolare con raccordi curvi alla parete
di fondo.
I
pilastri senza lesene sono coronati da una tra
beazione che corre lungo tutto il vano della chiesa,
meno che sullo sfondo del presbiterio dove essa
è
bruscamente interrotta sul filo del raccordo circolare.
La mancanza di risvolto delia trabeazione in questa
parte è il fatto che i due quarti di cerchio (quello
della sezione del raccordo e quello della proiezione
della cornice) non sono paralleli ma la cornice va
diminuendo il suo aggetto verso la parete di fondo,
lascia supporre che essa doveva già anticamente
essere occupata da una grande pittura o da decora
zioni isolate dell'altare.
Questa soluzione della cornice, certamente non
bella, ed ahre non troppo felici che si riscontrano
negli innesti e riquadri delle decorazioni fanno sup
porre che l’artigiano o meglio gli artigiani che ese
guirono magistralmente gli stucchi non erano gui
dati nel loro lavoro da una grande competenza
architettonica.
Sopra la trabeazione si impostano quattro archi
a pieno centro con mostra modanata, e fra essi
Fig. 8. -
quattro pennacchi sferi
no la sezione ottago
nale in circolare.
Un bassissimo tamburo (se tamburo si può chia
mare) decorato con una trabeazione, e la volta a
bacino semisferico a pieno centro senza lanterna
completano la copertura del vaso della Cappella,
copertura che segue così lo schema bizantino delle
volte a cupola.
Sopra al presbiterio una volta a botte a pieno
centro con arconi; il pavimento di questo è sopra-
elevato di un gradino alto come il piccolo zoccolo
che gira attorno alle pareti.
La luce era data da tre finestre circolari (due sono
ora chiuse) aperte nelle pareti al di sopra della tra
beazione principale. Due finestre rettangolari (una
ora chiusa) si aprono in basso, ma queste molto
probabilmente sonostate fatte nei successivi restauri,
dato che il loro asse non coincide con quello degli
occhi sovrastanti.
L’esterno è a pianta quadrata con la sporgenza
rettangolare od presbiterio.
Quattro lesene angolari di ordine toscano sosten
gono una trabeazione che gira lungo tutto il peri
metrodel fabbricatomeno il presbiterio; sopraquesta
un tettuccio copre i raccordi fra il quadrato formato
dai muri perimetrali e la volta circolare: nei quattro
pinnacoli piramidali posti sul filo delle lesene angolari
sono incastrate le travi che servono di appoggio al
tetto, la cui linea di gronda è tanto rialzata che sotto
di essa si vede l'estradosso della volta.
Nella fronte a sud la rientranza del presbiterio è
mascherata da una parete con una grande apertura