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UN MONUMENTO NAZIONALE DEL SECOLO XVI

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Fig. 13. -

Fig. 15. -

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Nella cornice dei riquadri la fascia è decorata con

una greca rettilinea, i due ovuli sono intagliati

(figure 15, 16). L’uovo ha sempre le stesse caratte­

ristiche e così le labbra attorno ad esso, dove però

mancano le nervature incavate. Vediamo inoltre che

la freccia è sostituita da una forma floreale lanceolata

con guaina alla base; i due vani lasciati liberi dalle

curve contrapposte delle labbra dell’ovulo e della

foglia sono decorati con squame a punta e nervatura

centrale sopraelevata.

Nei raccordi curvi fra la parete di fondo e quelle

laterali troviamo altri riquadri ottenuti con una

fascia; i campi sono circondati inoltre da un ovulo

(fig. 17).

La fascia è decorata con un motivo a ellissi limi­

tate e legate fra loro da un listello; nelle ellissi, delle

lenti alternativamente liscie e decorate con rosette

a quattro foglie lobate.

L'ovulo è intagliato, ma l’uovo è sostituito da

una foglia a tre lobi di cui quello centrale è molto

più grosso degli altri due, senza nervature, mentre

i canaletti sono appena accennati da piccoli colpi di

pollice che partendo dagli occhi subito si perdono.

Esempi di ovuli intagliati con motivi floreali sono

rarissimi nel Rinascimento, ma non sono cosa nuova,

i Romani avevano già tentato questa decorazione, e

forse per la prima volta, nella trabeazione del tempio

di Jupiter Tonans.

* • •

Come proposte di restauro, due sono i campi da

aprire alla discussione; il primo riguarda la Cappella

propriamente detta, il secondo la sua posizione ri­

spetto all’attuale piano regolatore di Santa Marghe­

rita. Mi limiterò al primo campo.

Per la Cappella sono necessari unicamente lavori

di risanamentoe pulizia, siaall'esterno cheall'interno.

Sarebbe mio parere conservare all'esterno la linea

architettonica attuale (anche se dovuta a restauri

posteriori) perchè caratteristica della sua epoca e

dei nostri luoghi, toglierei solo verso valle la parete

con apertura ad arco e la quinta, isolando compieta-

mente il presbiterio; come pure bisognerebbe abbat­

tere l’alto muro di cinta verso la strada e sostituirlo,

dato il dislivello esistente con una balaustrata al limite

del sagrato. Liberare l’edificio dalle piante che lo

affogano, risanarne i muri con un drenaggio, circon­

darlo con un marciapiede, e rifare il tetto sconquas­

sato e l'arricciatura cadente a pezzi.

F«. 14.

Fif. li. .

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