Degno di particolare rilievo è l'analisi e la applicazione della
psicotecnica e la organizzazione dell’ufficio Personale secondo le
direttive psicotecniche.
La generalità dei pubblici impiegati ancora ignora il movimento
e la portata dell'o. s. o ne ha una visione ristretta, imperfetta.
Occorrono presso le P. A. funzionari, giovani e vecchi, che si inte
ressino del problema.
A tale movimento molti nel campo privato dànno intelligenza
e passione: nel campo della pubblica Amministrazione invece sono
ancora pochi e l'avv. Numeroso, come il dott. Malinverni e pochi
altri, sono precursori ai quali, pubblici impiegati ed amministra
zioni devono, oltreché grata ammirazione, incoraggiante, concreta
adesione.
Gli studi dell'aw. Numeroso rivelano non solo vasta cultura,
stile agile, visione reale, seria dei problemi burocratici, ma anche,
come si è premesso, un animo invaso da nobile passione: una più
perfetta amministrazione, una più elevata coscienza, dignità, azione
nei pubblici impiegati.
L'opera sua pertanto menta di essere segnalata e meditata sia
dalle pubbliche amministrazioni che dai pubblici impiegati.
P. REPETTI
Giannina Franciosi:
Talvolta nella vita. Romanzo. S. E. I., Torino.
L. IO.
La trama della nuova narrazione è quella che, talvolta nella vita,
vien tessuta dal giornaliero svolgersi degli avvenimenti comuni,
senza la violenza del dramma, ma pur con sprazzi di dolore che per
l'interno soffrire assurgono a tal grado.
I
protagonisti di questa vicenda vengono osservati nella realtà
quotidiana, cosparga di profonde pene e di qualche gioia, ma come
talvolta avviene ad alcuni, moralmente privilegiati, vissuta in idea
lità d'amore e con fede nel bene.
L'epoca, la vita d'ambiente sono quelli di un ventennio fa.
Lo stile del racconto è sobrio, pacato, assai vicino alla verità
delle cose.
Un colore di bellezza sana veste tutto il libro e lo indica al gran
pubblico come opera degna d'essere conosciuta e diffusa.
C luN ff*G ran aria :
La Religione nella storia delle religioni. Magnifico
volume in-8° di pag. 328. S. E. I., Torino. L. 12.
Struttura semplice e costruzione robusta e non priva di grazia
e di signorilità. Caratteristica fondamentale i la seria impostazione
scientifica per cui l'Autore non si accontenta di raccogliere ed elen
care dei fatti (questi si trovano nei manuali e pubblicazioni apposite),
ma li penetra e li investe della luce che emana dalla verità rivelata
e da un profondo e sicuro senso filosofico, giungendo cosi a coglierne
l'intima natura e il nesso vicendevole, a valutarli, quindi, giusta
mente senza troppo stimarli o deprezzarli troppo. Si ha sempre, a
ogni questione, a ogni nuovo problema, l'impressione di essere
condotti e guidati da una mano sicura a penetrarne l'intimo con un
senso vivo e riposante della conquista piena della verità.
Ora, se si pensa che proprio in questo campo, ciò che più difetta
sono criteri certi per giudicare il grande numero di questioni susci
tate,
non si apprezzerà mai abbastanza il valore che, per questo
motivo, ne viene ail’opera. Essa poi non ha nulla dell'aridità e della
concisione di un manuale destinato alla scuoia, ma si snoda di arti
colo in articolo attraente e penetrante insieme, viva e profonda,
dilettevole all'intelletto per la ricchezza di pensiero e gradevole
alla fantasia per la forme spigliata e briosa di cui è rivestita.
Le persone colte, vive ai gravi problemi della scienza delle reli
gioni comparate, le scuole teologiche, ecc.. troveranno nel presento
volume l'opera che fi per loro, specie prima di passare alle opere
descrittive delle vene religioni, oppure di ritorno da quelle in cerca
di una pietra di paragone per la discussione di principi o la valuta*
none di conclusioni presentatisi a loro via via che il orarne delle più
svariate forme di religione si svolgeva sotto i loro occhi.
L'Italia era finora provvista, d i parta cattolica, di un libro
che,purtenendo conto dalla pubblicazionimòte inmentoall'estaro,
m iiiiin i problimi « ne wglia— le soluzioni coi criteri e li
mentalità nostra. L'Autore, familiare di tutta la produzione d'oltre
Alpe, ci ha dato un’opera in cui i studiata e analizzata una vasta ma
teria che va dalla questione della storia delle religioni o di una reli
gione sola, il cristianesimo, a ciò che il Graneris chiama l'irreligione,
cioè la magia, che nessun rapporto avrebbe con la religione, pas
sando per l'esame del concetto di religione, delle sue tendenze
fondamentali e delle sue deviazioni, degli atti della religione, culti,
preghiere, misteri, ecc. Si può in qualche punto dissentire dalle con
clusioni dell'Autore, il quale naturalmente, ponendosi dal punto di
vista cattolico, non può ammettere la superiorità di altre religioni,
neppure di quelle più elevate dell'india antica, di cui oggi conosciamo
la vasta quanto sublime letteratura; ma si aeve in lui riconoscere la
sicura conoscenza del soggetto che tratta e la serietà e nobiltà del
l'intento che lo ha mosso in questo suo studio.
Giovenale!
Le Satire, tradotte in esametri italiani da P. Ercole.
Casa Editrice Giuseppe Gambino, Torino. 1935. L. 25.
La nuova casa editrice, di cui annunziammo la costituzione, inizia
la sua attività con questa traduzione, presentata in una veste accurata
ed elegantissima. La forma e la sostanza, ottime entrambe, sieno di
augurio per la sua fortuna. Pietro Ercole, morto lo scorso anno,
dedicò la sua lunga e laboriosa vita alla scuola, che egli amò intensa
mente ed a cui diede il frutto del suo alto ingegno e del suo profondo
sapere. Egli studiò con passione il mondo letterario latino, ma in
modo particolare il poeta satirico che oggi abbiamo sott'occhio,
e sul quale ci ha lasciato un'opera capitale di gran mole, di cui ha
visto la luce il primo volume. La traduzione di Ercole non i soltanto
opera di semplice interprete, ma insieme di dottrina e di arte. Egli
sosteneva infatti che il traduttore deve anche mirare a conservare
tutti i caratteri intrinseci del fantasma poetico, ed estrìnseci dello
stile, della lingua e del metro. La satira di Giovenale, rovente o sar
castica, sincera e spontanea, ci avvince anche oggi, ed è ricca di inse
gnamenti in tutti i tempi. Il poeta odiava il male, il cui spettacolo lo
accendeva d'ira,e ne esagerava le tinte ed i contorni, per accrescerne
l'orrore e determinarne il disgusto nell'animo del lettore. Perciò la
sua lettura non solo diletta ma ammonisce.
Carta doM’Africa Orientale:
Eritreo-Abissinio-Somalia e Passi li
mitrofi. Casa Editrice G. B. Paravia & C., Torino. L. 3,75.
Avere sott'occhio una carta che permetta di seguire gli avveni
menti Etioptco-Somalo-Abissini i oggi di grande conforto e di grande
utilità. È pertanto da segnalare quella della Casa Editrice Paravia
che, stampata a colorì, con chiarezza mirabile, e approvata dall'Uf
ficio Cartografico del Ministero delle Colonie, mette nella condizione
di osservare la configurazione fisica dei luoghi e i luoghi stessi nella
loro reale situazione politica, senza sforzo mentale e fatica visive.
La consultazione di questa Carta, molto semplice e pur perfetta,
simpatica d'aspetto, sicura nei dati perchè controllati dagli Uffici
governativi responsabili, è perciò da raccomandarsi a chiunque.
■arte» P a e te liu h Passi sa lti • cura di Giuseppe Tarozzi. Piccola
Biblioteca di Filosofia e di Pedagogie. Caie Editrice G. B. Pa
ravia A C . Torino. L. 6.
Uno dei meriti di questa Casa Editrice, che ne he moltissimi, è
Droorio duello di
no cr
venire incontro atli studiosi di ogni
preperando con amore ad intelligenza un editto ad abbondMa
materiale per ogni remo dello scibile umano.
Questa Bibliotace di Pedagogia e di Filosofìe per esempio, si
arricchisce ora di un volume che mancava e che risulta utilissimo.
Se esiste un uomo dm abbi» portolo netTinsegnamento remore
e l'ardore dell'apostolo» e dell'insegnamento si sio fatto un mortino*
questo è proprio Enrico ^citataci che non fondo lo suo Padagofio
solo sulle sue idra, ma
all'anima d ii fanriiilio e studiatoli
«
fondo, eroe un sistema oo^aeaico —«fa»dono infiniti studi ed inA-
nite esperienae.
Egli fc il pidra digli orfani e
ém
miseri, e d i lai si inizia li storie
delle scuole oer i deli dal
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h M i è un erande oeffaeoeista.
un
grandi apostolo ed un umanitario, le sue opare oe lo rìtewno a os