«care al Vecellio •, il Pelino, l’Antelao, il gruppo del Cri
stallo, del Sorapi, il Peralba, da cui nasce il Piave. Vedi:
A.
L
o k e n z o n i
,
Cadore,
Bergamo, lstit. Italiano Arti Gra
fiche, in-8°.
CADORNA RAFFAELE (Via).
Parallela a destra del corso
IV Novembre ed a giorno deU'Ospedale militare.
Generale, nato a Milano nel 1815, è bella figura di sol
dato e di patriotta. Combattè nella campagna del 1848-49;
partecipò alla guerra di Crimea e a quella del 1859. Nel
1866 prese parte all'occupazione delle Marche e dell’Umbria:
occupò Roma nel 1870, fatto che se non ha militarmente
grande importanza, mostrò tuttavia la piena coscienza del
Cadorna nelTadempiere la delicata missione.
Senatore nel 187 1; Collare dell'Annunziata nel 1895.
Di lui più cose a stampa, fra cui
La liberazione di Roma
nel 1870 e il plebiscito.
Mori a Torino nel 1897.
Su di lui la monografia del figlio generale
L
u ig i
C
adorna
,
I l generale Raffaele Cadorna nel Risorgimento italiano,
Milano,
Treves, 1922; e G.
B
ustico
,
in
Rivista d’Italia,
I, 2, Mi
lano, 1927.
CAFASSE (Via privata).
Nella borgata Ceronda, a
sinistra
della
strada di Pianezza, dopo via Noie.
Comune nella provincia di Torino, nella Valle di Lanzo,
a 408 m. sul mare, irrigato da canali derivanti dalla Stura.
Il Municipio è nella frazione Chiesa.
CAFASSO GIUSEPPE (Beato) (Via) (vedi
Beato Cafasso).
CAGLIARI (via).
In borgata Rossini, dal piazzale del ponte
Rossini alla vta Buscalioni.
Città della Sardegna, capoluogo della provincia omo
nima sulla costa meridionale dell'isola, distesa ad anfiteatro
ai piedi d'una collina, in fondo al golfo di Cagliari (il più
vasto dell’isola, descrivendo un
arco di
43 Km.,
fra il capo Spar
tivento all’ovest e il capo
Carbo
nara
all’est),
eoo
porto e 52.600
abitanti. Sede arcivescovile
e di
f t fwrhi
ron
soliti La provincia
di
Cagliari ha 13.431 Kmq.
di
territorio, ia parte piano e
in
parte
c o llin o so , irrigato dal
Manna
e
dal Flumendosa; 530.000
abitanti 256 comuni; stagni (tra
i
quali lo stagno di Cagliari, con
58 Km. di perimetro, che si trova
presso la cosi detta Piata, lunga
lingua di terra che lo separa dal
mare, ed è rinomato pei suoi spari, ottimi pesci), lagose.
Prodotto principale dsBa provincia è il sale, che il Governo
fa lavorare nelle saline di Cacari. deO'isofetta San Pietro,
di Carioéorte, di Palma. Vedi Canta
R
aspi
R-.
Cagliari .
Goida monografica, 1929
CAGLIERO (CARDINAL) (Via da aprire).
A destra* u n a
JHot JW Im PFU Pi kwv
I® J'iW aS CIWWwH# F MlOVriv.
Nacque a Castelnuovo d’Asti nel 1838; collaboratore
di S. Giovanni Bosco in Francia, Belgio, Spagna e
America. Prima vescovo e cardinale salesiano. Morì
nel 1929.
CAIROLI (Corso).
Sulla sinistra del Po, fra via Mario
Gioda (già Ospedale) e corso Vittorio Emanuele II.
Da Carlo e da Adelaide Cairoti, nacquero 5 fratelli:
Benedetto, Ernesto, Luigi, Enrico, Giovanni.
Benedetto, primo dei cinque fratelli, si laureò in legge
nell’Ateneo pavese. Partecipò a tutte le battaglie sotto
Garibaldi. Fu Presidente del Consiglio dei Ministri (1878,
1879-1881); morì a Capodimonte per malattia di cuore-
Ernesto, eroe garibaldino (1832-1859), mori a Varese.
Luigi (1838-1860), mori a Napoli di ferita e di tifo, dopo la
spedizione di Sicilia e di Napoli. Enrico (1840-1867), ferito
da una palla in fronte, nella mischia di Palermo, morì poi
nel 1867, a Villa Glori, sui monti Parioli (Roma), ai piedi
del simbolico mandorlo, combattendo contro i pontifici.
Giovanni (1842-1869), ferito col fratello Enrico (23 ottobre
1867), imprigionato a Roma e poi liberato, morì a Belgi-
rate, in conseguenza delle ferite e del carcere. Vedi
M
ichele
Rosi,
I Cairoti,
Torino, Bocca, 1908;
Inaugurandosi
in
Pavia il Monumento nazionale alla famiglia Cairoti.
Discorso
di
R . R
ampold i
,
Milano, 1900.
CALANDRA (FRATELLI) (Via).
A giorno della piazza
Cavour.
Davide Calandra, celebre scultore nato a Torino nel
1856; fece il monumento equestre ad Amedeo di Savoia, a
Torino; il monumento di Zanardelli, a Brescia; il grande
bassorilievo della nuova aula del Parlamento. Particolar
mente apprezzato nelle figure equestri; ebbe fine gusto deco
rativo. Edoardo, pittore e scrittore, nato a Torino (1852-
19 11) ; cominciò a studiare, nel 1869, col professore Dome
nico Roseio, poi con Enrico Gamba; nel 1876 andò a Parigi,
dove segui i consigli del Cnt»fw* Operoso e intelligente,
lavorò fino al
1884.
Suoi prim»^..
lavori:
Le vedette, Una
vittima di Caterina de’ Medici. A l rogo la strega, Ecco l’Italia,
Distrazioni, Pescando, Rosmunda,
ecc. Fedele alle memorie
della sua terra, fu uno dei più efficaci evocatori dd vecchio
Piemonte. Cominciò con novelle e racconti:
BeiTAlda,
I pifferi di montagna. Contessa Irene, Vecchio Piemonte,
Reliquie-,
e fini, si può dire, col romanzo
La bufera.
Fn anche
commediografo con
Ad oltranza
e con la
Primavera del 1799.
ma non sempre fortunato. Su Edoardo Calandra si rinuiada
all'esauriente lavoro di
M
a r ia
M
ascherpa
(Milano. Albrighi
e Segati, 1932) e su Davide al contributo di G. C.
B
arba
v ar a
in Torino
e il Piemonte,
V II, 6, Torino, 19 15 e C. R ic a ,
Milano, Alfieri e Lacroix, 1916.
CALATAFIMI (Via).
Prima a destra di corso MoncaUeri
dopo il ponte Isabella.
Piccola e beo costruita città, io provincia di Trapani,
sul
pendio di no colle (m. 350 sol livello del mare), a coi
sorge di fronte uo'alta montagna e fanno corona, ai lati,
ameni colli, a 5 Km. còca da Segeate. Gli abitanti, dediti
in gran parte all'agricoltura e al commercio dette loro abboo-
danti derrate.
1
15 maggio 1860. vittoria dsi «Mille» di
Garibaldi contro i borbonici (circa 6000. comandati dd
generale Laodi): vittoria che. per l'effetto morale, vahe
come una gnuxse nattagni naoniavt. bui coito cmumo
Vigna de’ Romani, aweone lo scontro priacipsii d a ti
battaglia. Nel territorio, sette swywKi taranti soltese
(Terme Segatane); cave di ■armo a di fseso; cereali, diva,
vino, frotte, smonaco, legami 0 sgrani.
CALLERI (Strado rnosnrtik dd).
In fmmmm
Praghe. »
M n Jo m
Ì 4 L
rWras
Dal nano di no antico rninnali