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CALTANISSETTA (Via).

Presso

la ex-barriera di Lanzo, fra le

strade di l.anzo e Ventina, a

notte di via G. Massari.

Città nel centro della Sicilia a

588 m. sul mare, sul fiume Salso.

Sorge in prossimità dell'antica

città Sicana Nissa (di qui il nome

di nisseni agli abitanti); è di ori­

gine saracena. Ha notevoli edifici.

Ben note sono le miniere di zolfo

nelle quali lavorano oltre 10.000

operai.

CalUalMMH*

CALUSO (Via privata).

A destra

della strada di l.anzo, oltre il corso Grosseto.

Città, capoluogo di mandamento, in provincia ili Aosta,

alle falde del monte Rotondo e di una collina che finisce in

un b a lzo , sulla cui cima

stanno avanzi di antiche for­

tificazioni (alt. m. 303). 11

vino di Caluso è fra i migliori

vini santi della penisola e fra

i più celebri del l’iemonte.

CALVARIO (Piazzale).

S e i

Parco della Rimembranza.

CALVI P IER FORTUNATO

(Via privata).

In borgata

Monte Rosa, parallela a

destra del corso Giulio Ce­

sare (già Ponte Mosca),

tra la via Spontini e corso

Sempione.

M a rtire eroico nato a

Noale nel 1817, morto a Man­

tova nel 1855. Uscito dall'Ac­

cademia di Vienna serv ì come

ufficiale nell’esercito austrìaco

dal quale si dimise nel 1846. Servì il governo provvisorio

di Venezia e il valore del Calvi rifulse nell’eroica difesa del

Cadore; si coperse di gloria a Treponti il

1

agosto 1849.

Tornata l’Austria nel Veneto dovette prendere la via del­

l’esilio; fra

>1

1850-1853 visse miseramente a Torino. Nel

1853 organizzò la sollevazione della regione della Valtel­

lina. ma sorpreso fu imprigionato e impiccato il 17 gen­

naio 1855 alla Lunetta di S. Giorgio a Mantova. II Car­

ducci l’ha degnamente celebrato nell’ode

Cadore.

In via dei Mille, nella parete della casa n.

20

si legge la

lapide; « In questa casa — abitò negli anni 1850-53 —

Pietro Fortunato Calvi — nato a Noale di Padova nel 1817

— Colonnello nei Cacciatori delle Alpi — strenuo difensore

del Cadore — che nel 1855 — al rinnegare la Patria — pre­

ferì morte gloriosa — Il Municipio pose — 1886 ».

Vedi

L

ibero

B

ened e tti

,

P. F. Calvi e il Risorgimento

italiano.

Pieve di Cadore, 1905; A. L iz io . P.

F . Calvi a

Tonno....

in

Memorie della R. Accad. delle Scienze,

Torino,

LXVI.

. •

CALVO (Via).

Prima a sinistra

di via Sizza,

oltre

il

corso

Raffaello.

Edoardo Calvo, gentile e forte poeta dialettale piemon­

tese. nacque nel 1773; durante la invasione francese in

Piemonte il Calvi, che studiava medicina, si allontanò da

Torino e fu allora che sfogò i suoi rancori contro la domina­

zione straniera con la satira //

diavolo

im

stato suo

e con

l'epitalamio per le nozze Turinetti-Morando. Tornato, dopo

il 1800. a Torino, esercitò con perizia l'arte medica, ma il

governo francese insospettito de' sentimenti misogalbci di

obbligato esilio nella villa Chiavarina di Candiolo, fece

ritorno a Torino, dove più non si mosse, e vi morì nel 1804.

Su di lui si rimanda a

C

o l l i s o

.

CAMANDONA (Via privata).

Seconda a destra del corso

Francia, dopo corso Altacomba.

Comune in provincia di Vercelli, alle sorgenti dello

Strana, sulla strada provinciale di Biella, a settentrione di

questa città (altitudine m. 784); stazione climatica per le

colonie alpine. Castagne, latticini, miele; pascoli. Alleva­

mento del bestiame. Fabbrica di stoffe di lana e di pregiati

trivelli lavorati a mano.

CAMBIANO (Via).

Prima a destra della via Gustavo Doglia,

oltre la ferrovia di Milano.

Comune in provincia di Torino, tra i torrenti Valliorso,

Rivo, Croso e Tepice (altitudine m. J57). Cereali, vini e

frutta. Filatoi di cotone e di seta; fabbriche di fiammiferi

e di casse per imballaggio.

CAMBURZANO (Via privata).

Prima a destra del corso

Francia, dopo il corso Altacomba.

Comune in provincia di Vercelli, nella fresca valletta

del torrente Vobbia, a 440 metri d’altitudine. Stazione cli­

matica estiva. Campanile su resti d'un castello. Legname,

latticini e frutta.

CAMERANA GIOVANNI (Via).

Seconda a sinistra di corso

Vittorio Emanuele

11

, dopo la stazione di Porta Suova.

Spicca fra i poeti della scapigliatura Giovanni Camerana,

nato a Casale Monferrato nel 1845. Fu pittore e poeta; la

sua poesia ha per vero la toccata di un pennello impressio­

nista. Di lui ci rimane postumo un volume di

Versi

(Torino,

Streglio, s.d. ma 1907).Morì suicida nel 1905, già sulla soglia

della vecchiaia. Su di lui vedi G.

R

a b iz z a n i

in

Pagine di

critica letteraria,

Pistoia, 19 11.

CAMINO GIUSEPPE (Via).

Tra il corso Giulio Cesare

(già Ponte Mosca) e via Aosta, parallela a notte di via Lodi.

Pittore paesista, assai popolare, fu Giuseppe Camino,

nato a Torino nel 1818. Era un decoratore di antico stampo,

dissimulato dal paesista. Trattava il paesaggio di caval­

letto come un scenario: «... ma il suo pennello — dice lo

Stella — non ebbe nè la vera forza nè la larghezza del faie

decorativo ». I suoi primi passi nell'arte li fece trattando

soggetti sacri, ma poi si dedicò al paesaggio di cui ebbe il

senso più che il sentimento. Dipinse anche per i teatri; con

il Gastaldi lavorò intorno al grande fresco della Chiesa di

S. Massimo. Molto viaggiò portando in giro il colore e la

forma della sua arte. Ottuagenario, morì nel 1890.

CAMPAGNA (Strada v icinale della).

Dalla ej^arriera di

Lanzo alla strada di Vercelli, in regione Bacco.

Antica denominazione di origine ignota.

CAMPAGNINO (Strada vicinale del).

A sinistra della

strada dt Monealteri, presso il confine del comune omo­

nimo.

È

in Frazione di Cavoretto: dal nome di un antico

cascinale.

CAMPANA FEDERICO (Via).

Terza a sinistra di via Sizza,

oltre corso Valentino, aperta nel 1856.

Avvocata, membro del Collegio di giurisprudenza nella

Univenità dì Torino; più tardi ufficiale superiore e generale

di brigata nell'esercito napoleonico; fu ucciso nella battaglia

di Ostrolenko in Polonia, nel 1807. Era nato a Torino

nel 1771. 11 suo nome è scritto sulle tavole di bromo del

Palano di Versailles.

Gi-bas.

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