per lungo tempo ad illuminare)
dinota ancora una
volta l'animo pio e benefico della Duchessa; quello
invece di Emanuele Filiberto si addice propriamente
alla tempra del vincitore di
S.
Quintino.
8)
RERUM PRUDENTIA CUSTOS
«
La prudenza
è la custode delle cose.
(Medusa attorniata da serpenti).
Nel significato naturale del mito di Perseo, le
Gorgoni (e quindi Medusa che col suo sguardo im-
pietra le persone) sono l’immagine del tuono roboante
e spaventoso; e come le Grazie lo sono delle nubi
grigiastre, le Gorgoni che hanno un sol occhio rappre
sentano il lampo. Perseo uccise Medusa con la Pru
denza, cioè con l'aiuto di uno specchio, suggeritogli
da Atena, onde non rimanesse di sasso per lo sguardo
della Gorgona fatale.
9)
DISCESSU LANGUET AMATAE
-
Langue
per la partenza delTamata (il distacco
[morie]
daWacqua
vivificatrice).
(Albero che, lungi dall'acqua, dissecca).
10) REUQUAS TEMNO, NAM SUMMA RE-
CESS1T
«
Disprezzo tutte Poltre cose poiché la Su
-
prema
[r^nùno]
se ne andò.
(Albero con fiori chinai).
11) NEC CELSA HEIC, NEC CLARA MAGIS
SPLENDESOT IMAGO!
-
N i più alta
,
ni più
chiara rsplende qui rimmagin sua!
(Lana in rido stellato).
Pietra sepolcrale ornante la cappella da Lei co
strutta e la sua tomba in Altacomba, con emblemi
e motti incisi dall’Anteio nel
1576.
Qui erra il Gelli
(op. cit.,
pag.
211,
n.
578)
alludendo a Margherita,
morta nel
1574,
e mettendo quasi in bocca sua il
motto n. 9. L'interpretazione vera è invece questa:
L'Albero (il Duca) — e
arbor
in latino è femminile —
langue per la lontananza dell'acqua vivificatrice (Mar
gherita). Come il motto n.
10
è un sentimento espresso
dal Duca vedovo, e costante ammiratore, sulla tomba
della perduta, amatissima consorte; la quale disprezzò
sempre, in vita, tutte le pompe mondane per predi
ligete esclusivamente le opere spirituali di carità e
di bme. A maggior ragione adunque quando l'anima
si
stacca
dal corpo (Supremo) è naturale
rdiquas
temnere...
In tal modo Margherita di Francia.
12) HXS SUMMAM MERUTT COELO
-
Con
yuan
corone
(=
virtù) s'acquisti im C iti» Im
corono
sommo (Io
beatitudine).
(Qoattro coi—a saBe qaah ae aa «leva ■■'altra iDamiaata
dal aole).
13) DIU POST FATA NTTESCET - Dopo mera*,o
lungo rispknéeri.
(Parafrasi da
O
vidio
,
Amorum,
1,15).
(Canaa di alloro).
Margherita m oriva
il 14
settembre
1574.
Noi*
l 'Abazia
dà
Altacomba, nella Cappella dei Prin cip i,
c'è il suo ritratto al naturale, sopra una tavola di
bronzo, con queste parole che le servono da epigrafe:
Margareta a Francia Eman. Phil. Allob. Ducis Coniug
e al disotto, sopra una pietra tombale cubica stanno
quattro corone, l'una d'olivo (la pace), l'altra di
quercia (forza d'animo), la terza di lauro (la gloria
delle opere buone), la quarta di palme (la vittoria),
col motto
His summam meruit coelo,
vale a dire:
con queste quattro corone, rappresentanti le sue mag
giori virtù, Ella consegui nel Gelo la beatitudine.
Il motto principale
Dopo morte a lungo risplenderà,
ci fa ricordare che fu Principessa benemerita del
Ducato, pia, caritatevolissima coi poveri, accorta,
previdente nella politica a fianco del marito, tanto
da meritarsi gli elogi imparziali degli storici dell'epoca,
che la chiamarono la
decima delle muse,
la
quarta
delle grazie,
la
sorella della carità,
il
fiore delle Mar
gherite,
la
perla dei Francesi,
ecc. Il Seicento s'avvi
cinava! L'iscrizione sepolcrale, frammista di latino e
di francese, dice pure che se la virtù fosse cosa mor
tale, ben potrebbe dirsi sulla tomba di Margherita
lei git la vertu.
Ricordiamo infine che anche il Foscolo
(Sepolcri,
220) proclama ohe:
..................Ai generosi
Giusta di gloria dispenserà è morte.
CARLO EMANUELE I
(1562-1630)
1) POPULORUM VOTO
- Per
voto di popoli.
(Tempietto ricoprente un battistero).
2) LAVI ET VIDI -
M i lavai
e
vidi
(=
M i parificai
con fo t fn
lustrale
e oidi
perdi la grazia divina).
(Battistero
con
coUmumi
toprastute).
3) HAS HABET ET SUPERAT -
Ha qm ~ grame
o
lo supera.
(La tre Grasse).
Nel 1567, por il battesimo di Cario Emanuele I
ri gettarono al popolo medaglie commemorative «Toro