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REALIZZAZIONI AUTARCHICHE NEL RISCALDAMENTO

lu ottemperanza alle superiori direttive autarchiche

relative all'utilizzazione di combustibili nazionali,

la Podesteria ha recentemente disposto di esperi-

mentare delle caldaie per il riscaldamento dei lo ­

cali di un fabbricato municipale, e precisamente

nell'istituto Tecnico per le industrie Cuoio e C al­

zature « Principe di Piemonte », apparecchi atti a

bruciare con buon rendimento alcuni tipi di carboni

italiani.

Tali apparecchi sono costituiti da focolari automa­

tici con alimentazione meccanica. Essi utilizzano

combustibili in appczzatura granello di costo lim i­

tato. e consentono l'impiego di carboni nazionali

ad alta percentuale di sostanze volatili.

Mentre nei focolari caricati a mano, il carbone fre­

sco è disposto sopra il carbone acceso e le materie

volatili distillate al momento delia carica sfuggono

col fumo, nei bruciatori da carbone il combustibile

è condotto progressivamente al di sotto da un dispo­

sitivo d'alimentazione costituito da una tramoggia

e da una coclea a vite.

1 gas volatili distillati attraversano la zona di com­

bustione ove vengono interamente bruciati; l'aria

è

fornita da un ventilatore e l'andamento del foco­

lare è regolato mediante apparecchi automatici di

controllo.

L'applicazione dei bruciatori automatici di car­

bone. pare sia destinata a portare un rivolgimento

economico nel campo della combustione in (pianto

i vantaggi di essi appaiono sensibili tanto nei pic­

coli impianti che nelle grandi centrali di riscalda­

mento. Detta applicazione è già stata fatta su vasta

>cala in alcune città, e. per esempio a Parigi ed a

Milano, si contano centinaia di apparecchi in fu n ­

zione anche per caldaie di riscaldamento domestico.

Questa recente iniziativa della Città di Torino fa

parte della realizzazione di un programma che i ser-

vizi municipali hanno iniziato da vari anni e che

stanno attuando secondo un preciso tracciato.

Per ogni campo della produzione nazionale, alla

parola autarchia si deve dare un proprio significato:

nel caso dei combustibili lo scopo si può raggiun­

gere per vie diverse e precisamente con:

— la riduzione dei consumi, economizzando ed u ti­

lizzando Itene quel minimo di carboni importati, i

quali possono pervenire dalle più svariate fonti di

produzione: occorrono però trasformazioni e perfe­

zionamenti agli impianti in modo da assicurare il

massimo rendimento col minimo consumo possibile;

— la sostituzione di prodotti provenienti dall'estero

con prodotti nazionali, preparando apparecchi che

possano bruciare con ottimo risultato combustibili

italiani;

— la valorizzazione di energie disponibili come

l'energia elettrica di supero generata durante le

punte negative del diagramma di carico, i prodotti

deH'agricoltura e le lavorazioni delle industrie

estrattive.

* * *

Nel caso del riscaldamento di locali nei fabbricati

municipali, destinati ad usi diversissimi, tale eco­

nomia deve essere fatta senza pregiudicare in alcun

modo la regolarità del servizio e la normale for­

nitura del calore specie nel delicato esercizio di al­

cuni impianti iu fabbricati in cui si riflette la vita

cittadina.

La riduzione del consumo è stata effettuata por­

tando al più alto rendimento il funzionamento di

molti degli impianti esistenti, provvedendo alla so­

stituzione di sistemi antiquati ed inadatti con altri

più rispondenti alle nuove necessità e più conformi

alle norme della tecnica moderna.

In un solo periodo estivo si è provveduto alla sosti­

tuzione ed al miglioramento di un g ru j,

vecchi

impianti nei fabbricati delle scuole elementari Ri-

gnon, Raineri, Pacchiotti. Mazzini e Manzoni; suc­

cessive opere di miglioramento vennero apportate

in altri impianti e, per citare i più importanti, sono

stati riformati quelli del R . Istituto Tecnico Indu­

striale raggruppando numerosi sistemi promiscui e

riordinando le centrali termiche; così pure sono

stati rimodernati gli impianti del Palazzo del T ri­

bunale. delle Scuole elementari Sclopis, Tommaseo,

Casati, Rosa Maltoni-Mussolini, Silvio Pellico, B a ­

dia di Stura. De Amicis e Fontana; delle Scuole

medie R. Liceo D'Azeglio e Cavour; degli edifici

ad uso uffici al M unicipio: via del Carmine 12, via

Lagrange 12, via Assarotti 2. via M ilano 2, via

Conte Verde 3, e recentemente al Palazzo Cari-

gnano.

Poiché il quantitativo di combustibile, che viene

bruciato mediamente ogni anno per i vari servizi

municipali, supera le 12.000 tonn., ivi compreso

quello per gli impianti municipali gestiti ad im ­

presa, è evidente che le parziali economie per ogni

singolo fabbricato si riflettono tutte sulla comples­

siva spesa con un diretto vantaggio a favore del bi­

lancio comunale.

Pure un notevole incremento alla limitazione dei

consumi dei combustibili è stato apportato con la

centralizzazione di numerosi impianti. Basterebbe

ricordare in quale condizione di basso rendimento

si trovava la fornitura di calore in un solo fabbri­

cato ove esistevano ben 32 focolari costituenti il mo­

saico dei più svariati sistemi di riscaldamento, per

avere un'idea sulle possibilità di miglioramento nel

costo di queiresercixio.

In tale fabbricato, ora destinato per la Scuola Rai­

neri e Liceo Alfieri, i sopraddetti focolari sono stati