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per altro questo aspetto della popolazione un

po’ più dettagliatamente, si nota ohe i coniugi

senza prole prevalgono nelle categorie com­

merciali, in quelle artigiane ed operaie. Le

classi più prolifiche sono quelle che hanno una

condizione sociale più elevata. Per es. le fa­

miglie con otto tìgli sono composte per il

33.33 % di professionisti, per il 22,22 % di

impiegati pubblici, per il 22,22 % di bene­

stanti e proprietari e per il 12 % da commer­

cianti. Le altre professioni non compaiono

neppure. Si osserva anche — aspetto curioso

della vita torinese al principio deU’Ottocento

— che il numero delle persone di servizio

è maggiore nelle famiglie più numerose: con­

ferma questa della maggior prolificità in rela­

zione al benessere materiale, che già si è no­

tato. L a frequenza dei parti gemellari aumenta

col crescere del numero dei figli, mentre l’età

media delle donne al primo parto è di anni

25 circa. I matrimoni più prolifici sono quelli

in cui la differenza di età fra i coniugi non è

molto grande. Nelle famiglie più numerose si

nota una maggior frequenza di mariti assai

più anziani delle loro mogli. I l maggior con­

tingente dei matrimoni è dato però da quelli

in cui i coniugi hanno una differenza di età

inferiore ai sei anni. Aspetto singolare di tutto

questo è però il numero delle coppie coniugate

in cui la moglie è più vecchia del marito, con

una proporzione su mille casi di ben cento­

cinquanta. Anche qui però non si esagera: su

questo numero ben 109 non danno una diffe­

renza di età superiore ai cinque anni. 28 da sei

a dieci anni e 13 soltanto da dieci anni e più.

L ’età media della popolazione del quar­

tiere Moncenisio — sempre secondo le interes­

santi ricerche della Germana Conti — è per

i maschi di anni 31.3; per le femmine di 30,7,

con una media totale di 30,10. Quanto alla

proporzione dei sessi, fra i 20 e i 24 anni si

nota un numero di femmine molto superiore

ai maschi. Si osserva anche un numero abba­

stanza notevole di coniugate giovanissime. La

età della più giovane è di anni tredici (due

casi), mentre per i maschi l’età minore è di

anni diciotto.

Dalle risultanze delle schede si nota un

numero molto rilevante di vedove, parecchie

di età molto giovane ed il loro numero è

complessivamente assai superiore a quello dei

vedovi. Questa è probabilmente una conse­

guenza delle guerre combattute negli ultimi

anni del secolo X V I I I .

Notizie molto precise e dettagliate ha rac­

colto la Germana Conti sulle professioni. Nel

quartiere Moncenisio prevale l’artigianato con

una distribuzione tipica per contrada. Una

certa importanza ha anche il lavoro a domicilio

e un gran numero di bindMai è rivelato dalle

schede del censimento. L a struttura e l ’orga-

nizzazione dell'industria e del commercio ap­

pare quella tipica delle organizzazioni corpo­

rative, soppresse dalla Rivoluzione francese,

ma in fatto rimaste tuttora in v ita nei loro

caratteri fondamentali. Delle donne, poche

esercitano una professione o sono impiegate

o esercitano un commercio od una industria.

Quelle che lavorano svolgono un’a ttiv ità con

carattere tipicamente femminile. Pe r la mag­

gior parte sono serve, cuoche, governanti,

sarte, modiste, calzettaie. Qualcuna dichiara

d ’essere maestra o pittrice; mentre la grande

maggioranza delle donne è dedita alla famiglia

ed alle faccende domestiche. La Rivoluzione

francese porta notevoli variazioni nelle pro­

fessioni: per es., molti religiosi, si qualificano

in genere ex frate, ex monaca, e convivono

colle loro famiglie di origine, in genere di con­

dizione agiata. Solo il clero secolare rimane

quasi immutato. I dati riassuntivi, che Ger­

mana Conti ha diligentemente valutato in

ogni suo aspetto, sono riassunti nella tabella

seguente, che dà la popolazione del quartiere

Moncenisio, classificata secondo le categorie

professionali e il sesso:

C

ategorie

professionali

Totale Maschi Femm.

Addetti agricolt., caccia, pesca

22 16

6

In d u s tria li........................

8

8 —

1.141 806 335

Commerciatiti.....................

828 631 197

400 284 116

Persone di servizio e portinai

1.517 746 771

Forze arm ate.....................

131 131 —

Professionisti, arti liberali

436 422 14

263 179 84

Impiegati e funzion. pubblici

123 123 —

Impiegati p r iv a t i..............

136 136 —

Benestanti e proprietari . .

397 230 167

Condizioni non professionali.

425 293 132

Professione igno ta..............

5.690 1.690 4.000

Popolazione totale

. . 11.517 5.695 5.822

Le categorie professionali sono classificate

prendendo come base quelle del censimento

del 1931. La classificazione non ha quindi lo

stesso valore e lo stesso significato che ha

nei tempi nostri; ma l’apparente incongruenza

storica potrà facilmente essere corretta, dan­

dosi per ogni categoria professionale, secondo

la classificazione della tabella, le qualifiche di

professione, di arte o di mestiere, che com­

paiono nelle schede del censimento.

•••

I dati del censimento del quartiere Monce­

nisio, come mi furono favoriti dalla cortesia

di Germana Conti, sono sufficienti per dimo- =