

teri neHYscludere la brut
tezza. Invece la bruttezza
ha sovente una inspiegabile
attrattiva, come a ragione
molte donne sostengono: e
poi non è facile dire quale
cane è brutto e quale è
bello, perebè ciò varia con
gli anni e con la moda.
Perciò >i può dire che al
Canile si trovano i cani belli
di tutte le epoche e di tutti
i luoghi: una canina lati
ta la capace di inebriare
chi abbia troppo a lungo
vissuto con gli uomini, col
risultato «li scoprirne i di
fetti.
E. il Canile, una specie
di paradiso per i cani. Ac
correte dunque, da ogni
parte, venite tutti a Tori
no: cani da guardia, da liu
to. da ferma, da offesa, da
difesa, e da tante altre cose
ancora. \enite. voi cani
senza padrone: e voi che.
avendolo, lo vorreste mi
gliore. Qui siete tutti accet
tati. Non importa se giun
gete di corsa, col muso acu
minato fatto per tagliare
l'aria: non importa se cam
minate guardinghi, col muso
rincalcagnato; o se il vostro
muso è cilindrico, quadra
to. a baule, a cassetta, a
pianoforte a coda. Le vo
stre gambe possono e»ere
alte e snelle, o grosse e tar
chiate. Il Canile è aperto a
tutti, cani da salotto e cani
da cortile; che più. cani ot
tocento e cani novecento.
La Società dà prova di una
grandezza d'animo che fa
rebbe onore a una qualun
que giuria di artistiche gare.
Qui. al Canile, per tutti
Cani da salotto e cani da cortile affollano permanentemente .
c'è persino una candida in
fermeria: e c'è una cucina,
con sacelli di pane da non
crederci: e la stufa per i
giorni d'inverno. Ci sono an
che. è vero, due lile di vaste
gabbie: ma non debbono
spaventare nessuno. Ogni
cane può escire in un bel
prato cintato, può. nelle
«nomate buone, stendersi al
P
sole, giocare con i compa-
gni. persino scavare la terra
il che sembra procuri gioia
grandissima.
I n solo particolare potrà
forse scontentare, lì per lì:
da una parte sono i signori,
e dall'altra le signore e si
gnorine. La separazione è
assoluta: c'è una brava rete
metallica, poi uno spazio
libero, e poi un'altra rete
In tornio però, miei cari
cani, è l'unico modo per vi
vere in pace; dovreste ere*
derlo. Ma voi non lo ere*
dete: e «li notte, quando
abbaiate alla luna, la pace
della campagna sembra mu
tarsi in un coro infernale.
I cani puri e semi-puri, i
cosidetti cani di razza sono
— si può crederlo facilmcn*
te — i meno numerosi al Ca
nile. Però si sbaglia quando
si crede che tra quegli es*
seri che formano la aristo
crazia canina >i debba tro
vare la perfetta felicità. Noi
abbiamo avuto agio di con
siderare. nella nostra visita,
le sorti e le vicende dei cani;
e ci siamo convinti che i
più famosi e i più rari noi
sempre sono i più felici. Chi
li possiede o li acquista, !•
’a in genere unicamente
jerclri dà valore ad una
elle ro qualità: lunghez-
a del pelo o del muso o
eli*1gambe, grossezza della
agli;i : oppure perchè la
nuda impone un cane che
•somigli ad un certo ino-
tr«» piuttosto che ad un
litro. Allora è logico che
uelle qualità il possessore
t*v«*glia conservare: per cui
egolt-rà il cibo, il tenore di
ita •• in genere tutto quello
he riguarda l'animale senza
tenere
alcun conto dei suoi
iesùleri. uniformandosi ai
dettami di una scienza tal
volta improvvisata quanto
a moda.
La felicità perfetta è in-
eee piuttosto di quei cani
ra i «piali il bastardismo è
norma. Molti, mo ltissim i
ono
«-«doro che nella vita
entono
il bisogno di river
are il loro alletto su qual-
rhe <n atura. P«*rson«* per lo
più anziane, se sono ricche
possono confortare la loro
•olitndine in mille modi. Ma
>e
sono povere, sovente tut
to il loro bisogno di amare
i ri\«*rserà su di un cane,
arà un cane senza pregi
particolari, nella maggior
parte dei casi un cane non
aristocratico.non "di razza ■>.
E potrà diventare felice:
nutrito a sazietà, senza pen-
ier<- alcuno — nel suo pa
drone — dei caratteri an-
»tetici che potrà acqui
etare ingrassandosi, accon
tentato in tutto, vero ed
assoluto signore di un uo
mo e di una casa.
Di questi cani ex-randagi
Canile abbonda. Aperto
...gii tuii>ei*gabbi*«h«
ìi
caniuri»«r*»ai «uoi otpiti. alla salvezza di tante po-
_______ vere bestie, esso si apre an-
che alla pena solitaria di un
uomo che cerca un fidato
compagno. E glielo offre.
Sovente l'uomo lo accetta,
e lo porta via con sè. Vo
gliamo riportare qui qual
che cifra, sicuri che il let
tore ne sarà quasi sbalor
dito. Nel 1937 il Canile
ricollocò presso nuovi pa
droni ottocentoquarantadue
cani. Più di due al giorno.
Duecento ottantasette fu
rono restituiti ai loro legit
timi proprietari. Infine —
ahimè — trecentonovanta-
due furono soppressi perchè
vecchi o affetti da malattie
incurabili riscontrate da una
j visita medica sempre accu-
■ rata. I cani che non posson
i più essere ricollocati mute
rebbero il Canile, ad essere
conservati in vita, in un
ospedale di incurabili. La
loro soppressione è latta in
modo assolutamente indo-
I lore, per mezzo dell’ acido
I carbonico allo stato di pu-
I
rezza assoluta e quindi con
[ caratteristiche tali da pro-
I vocare una morte fulminea.
I
Per ultimo, diamo la cifra
[ dei cani che furono ricove-
I rati al Canile, sempre nel
I
1937. Furono milleseicento-
I
due. Per cui, se le molte
fotografie che vedete non
bastano a soddisfare il vo
stro desiderio di conoscere
sempre nuovi tipi canini sa-
I
pete come dovete fare. An-
I date al Canile, come ab-
I
biamo fatto noi; e non date
I retta al cartello che dice
I
« guardatevi dai cani ».
I
CINOFILO