

sponde dei «'anali freschi. Stanno c u n e le donne
sull orlo, sciacquano, ridono e cantano, si stabi*
lisce certamente un flusso che va dal loro viso al
legro e dalle loro inani abili e deformate fino al
l'acqua del canale, attraverso i panni. A poco a
poco tutte le brutture sono costrette ad andarsene,
I acqua le porta via. tutto rinasce in quel connubio
tra I operosità e I acqua, che per un momento
perde la sua limpidezza per tutto quello sciaguat
tare operoso, quell agitazione insaponata attraverso
la quale devono passare i panni per ritornar mondi;
poi quel lato del paese «Iella pulizia si acqueta. A
sciacquatura finita, ecco la stenditura. ed i prati
per mirac«ilo si svegliano impavesati in mezzo ad
uno sch ic c a re di teli frustati dal vento.
Il
sole è
buono e pio. compie 1 opera della purificazione,
imbianca anc«»r di più queliti che è già stato lavo
rato dalle mani delle donne. O ra gli uomini vanno
attormi c«m le carrette a raccogliere. a disporre me
glio. piccoli generali di un'arm ata di c«ise che sem
brano vive, nell'agitazione di tutti i prati usati per
un«> scopo nuovo, nel capovolgimento delle fu n
zioni. E poi. non basta ancora, di nuovo si dispor
ranno le tele sulle c«ir«le per un'ultima imbianca
tura. per un ultimo asciugarsi tra sole e vento. Poi
si insacca diligentemente, dando a ciascuno il suo.
continuando la rappresentazione del rito attraverso
la giustizia dell'attribuzione di ciascun sacco.
La settimana di gran lavoro è finita; siamo di nuovo
ai due giorni di quiete, quando va bene, quando il
s«ile non fa cilecca «ni una pioggia improvvisa ri-
bagna quell«i che era già asciutto, guasta l'open
dell uomo paziente. Il paese ha di nuovo «juel suo
aspetto disabitato, di attesa : una gran serenità di
pace si apre in accordo c«il cielo vasto sotto il «pialt
essi devorn» vivere per compiere il biro lavoro,
e
che spesso colorisce in modo così spontaneamente
abile il quadro dell'opera.
Poi il ritormi alla città, colle cose pulite, il ritorn*
a ve«lere la gente chiusa, dall'alto «lei carro cigo
lante guardando la via lunga che s'apre dinanzi e
che fa pensare agli zingari, ai carrettieri, ai vaga
bondi, a una vita che
è
lontana da noi, e che certe
volte vorremmo, per conoscere di nuovo il signifi
cato delle c«ise che abbiamo dimenticato.
MANGUSTA
L’ ATTIVITà TORINESE DELL'ENTE PER IL TURISMO
Si discorre con una certa frequenza del movimento
turistico torinese. Se ne discorre forse anche
troppo, non di rado mantenendo la discussione ad
un livello assolutamente superficiale, trascurando
tutta la somma dei problemi grandi e piccoli che
il turismo sono indissolubilmente connessi e la cui
soluzione soltanto può permettere di sperare nel
formarsi graduale di importanti correnti turistiche
verso la nostra città e la nostra provincia.
Dio ci guardi dal peccato di salire in cattedra a
dispensar sentenze e giudizi con aria professorale.
Vogliamo soltant«i dire che quando si scrive la pa
rola « turismo » si indica un problema di portata
vastissima la cui trattazione non può limitarsi ad
uno. sia pure il più importante, dei suoi aspetti.
L’argomento è troppo vivo e bello e tropp«i vasti
sono gli interessi che tocca per poter essere trattato
esaurientemente nel breve spazio di un articolo.
Avremo eventualmente modo e tempo di discuterne
su queste stesse colonne al momento opportuno,
non volendo oggi sconfinare dal compito propostoci
che è quello di dare un rapido sguardo panoramico
alla molteplice attività che nell’ interesse del movi
mento turistico cittadino e provinciale è stata svolta
dall'Ente Provinciale per il Turismo, istituito come
è noto in forza di legge, emanazione diretta del
Ministero della Cultura Popolare, Direzione Ge
nerale per il Turismo, alle dipendenze della quale
proficuamente opera.
L'Ente ha agito in profondità e in estensione con
temporaneamente, conferendo alla sua attività un
ritmo accelerato e mirando a raggiungere rapida
mente risultati pratici. Valendosi delle disposizioni
di legge e in ossequio alle stesse, l’ Ente — che è
presieduto dal gr. uff. ing. Luigi Mussino — ha
affrontato anzitutto i problemi — attrezzatura, di-
tciplinamento, inquadramento, ecc. — che sono
alla base del turismo e senza la soluzione dei quali
nessun proficuo afflusso di turisti — come si è detto
— sarà mai possibile.
Operando in perfetta armonia con gli organi cen
trali, PEnte ha proceduto alla classificazione na
zionale degli alberghi suddividendo i circa 900 eser
cizi della Provincia, dopo accurato vaglio delle pro
poste degli albergatori
stessi,
in quattro categorie
di alberghi, tre categorie di pensioni e assegnando
gli altri esercizi alla categoria locande secondo
quanto stabilito dalle disposizioni di legge. Ha inol
tre proceduto alla compilazione delle tabelle dei
prezzi per ogni esercizio. Lavoro improbo, lungo,
minuzioso
che
comporta fra l’altro la visita a quasi
tatti gli esercizi della Provincia; lavoro la
coi
uti
lità fondamentale
Unto
per l’albergatore quanto per
il turista
non ha
bisogno di essere illustrata. Tut
tavia bisognava compierlo. Oggi il viaggiatore non
•opporla sorprese. Pretende — ed
ha
sacrosante
ragioni per pretenderlo — di conoscere in prece
denza l'albergo o la pensione o la locanda che me
glio si adatta alle esigenze del suo rango e alle pos
sibilità della sua borsa. Non è esagerato affermare
che con il compimento di questo fondamentale la
voro l'Ente ha gettato le basi sulle quali sorgerà la
perfetta attrezzatura turistico-alberghiera.
Nel corso di questo suo primo periodo di vita l’ Ente
ha avuto modo di far sentire il peso della sua uti
lità più volte intervenendo sia presso le ammini
strazioni centrali sia presso quelle provinciali a so
stegno degli interessi dei vari comuni trovando sem
pre, tanto presso le autorità amministrative quanto
presso i Comandi della Milizia Confinaria, ai quali
dovette ricorrere in casi di eccezionali affluenze di
turisti nei paesi di fondo valle, la più vasta e in
coraggiante comprensione. Appunto alla compren
sione con la quale S. E. il Prefetto ha accolto l ’ in
teressamento dell’ Ente Provinciale per il Turismo
si deve il Decreto Prefettizio che autorizza l’ aper
tura di negozi anche nei giorni festivi in cer**-’ tu
ristici come Bardonecchia, Claviere, Sestriere
e
l i
-
z ìo
nel periodo che va dal 1° dicembre al 31 marzo.
Altamente giovevole è pure risultato l’ interessa
mento dell’ Ente presso la direzione del Comparti
mento FF. SS. il cui capo ha esaminato e accor
dato con larghezza di vedute alcuni ritocchi agli
orari, sollecitati a favore di Enti viciniori.
E poiché siamo in tema di comunicazioni ricor
diamo ancora che sono state realizzate o sono in
corso di realizzazione le seguenti linee automobili
stiche: Torino-Ceva-Alassio, linea stagionale che
iniziata la scorsa estate ha incontrato pieno suc
cesso e promette di ricevere sempre maggiore in
cremento rispondendo essa ad una sentita necessità
della cittadinanza; servizio automobilistico rapido
suU'Autostrada Torino-Milano nei mesi nei quali
detto servizio è realizzabile per favorevoli condi
zioni atmosferiche ; Torino - Superga - Pino •Colle
della Maddalena-Torino : linea turistica e panora
mica per eccellenza per i torinesi e per coloro ehe
per qualsiasi motivo converranno nella nostra città;
questa linea è in corso di studio e verrà attuata
non appena sarà stata realizzata la progettata strada
collinare; Giro delle Langhe, die si effettuerà in
collaborazione con l’E.P.T. di Cuneo e contribuirà
alla valorizzazione di una delle più belle e meno
conosciute zone del Piemonte.
Fra i progetti die verranno posti atto studio per
una pronta e rapida realizzazione figurano la co
struzione, in collaborazione col R .A .C .I., di uno
ckilet
di tipo turistico al colle delle Fincati» e la
costruzione della strada del Colle Ferrei (9790),
che faciliterebbe il movimento eoa la SritatratVal-
iorane-Martignis) e con la Savoia (Chamonix).
Per completare il quadro turistico provinciale ere-