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diamo opportuno ricordare che, su richiesta del pre
sidente dell'E .P .T ., S. E. il Prefetto ha emesso a
suo tempo decreto di riconoscimento a 53 comuni
della provincia delle prerogative di Centro di in
teresse turistico. Fra i 53 comuni figura natural
mente Torino.
L'Ente è intervenuto e interviene con la sua azione
autorevole e con il suo fattivo contributo a favo
rire l’ attuazione di manifestazioni e spettacoli di
interesse turistico.
La legislazione che gravita sugli Enti è stata note
volmente perfezionata in questi ultimi tempi con
la pubblicazione di Decreti concernenti il riordino
dell’ applicazione dell'imposta di soggiorno (agli
Enti è assegnato l'espletamento di una funzione di
vigilanza nella riscossione e ripartizione del pro
vento); la costituzione e il funzionamento di un
Ente per l'esercizio del credito alberghiero istituito
in seno alla Banca Nazionale del Lavoro per la con
cessione di mutui per nuove costruzioni o migliorie
apportate agli edifici alberghieri o ad impianti tu
ristici in genere; contributi a favore di coloro che
costruiscono o ampliano o migliorano alberghi o
impianti turistici. Lo stanziamento stabilito dallo
Stato per queste provvidenze è di un miliardo e
costituisce una provvidenza di interesse vitale per
dare impulso ad una industria che come quella al
berghiera e turistica in genere deve sopportare il
gravame di un forte immobilizzo di capitale. Già
notevoli richieste di contributi e di mutui sono per
venute all'Ente e da questo avviate. Giova comun
que ancora precisare che le domande possono essere
presentate all'Ente presso il quale gli interessati
potranno ottenere ogni dettagliata informazione fino
al 30 giugno 1938.
Altro problema importantissimo sul quale l'Ente
ha posto la sua attenzione e verso il quale ha orien
tato parte notevole della sua attività, è quello della
costituzione delle Pro Loco. Compito anche questo
non meno degli altri delicato e diffìcile. Lo stesso
Presidente ing. Luigi Mussino — che ha dalla co
stituzione diretto l'opera dell'Ente con quella com
petenza che gli deriva da una conoscenza perfetta
e sicura di tutti i problemi del settore turistico —
si è recato nei centri più importanti della Provincia
per prendere contatto con le autorità locali, ren
dersi conto delle necessità e procedere alla costi
tuzione delle Pro Loco.
Fra le iniziative che vedranno la loro realizzazione
nel 1938 figura la pubblicazione
de\VIndicatore Tu
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ristico Alpinistico.
Opera pregevole, utilissima, che
conterrà, in circa 350 pagine, tutti gli itinerari
turistici della nostra Provincia con dati e note sulle
singole località. In questa pubblicazione il turista
troverà una guida sicura per le sue gite ed escur
sioni sia che intenda effettuare una facile gita di
piacere sia
che si proponga
di
cimentarsi in im
prese alpinistiche o sciistiche di valore sportivo.
L’opera, per quanto non abbia ancora visto la luce,
può essere annoverata nel grappo delle realizza
zioni effettuate perchè la sua pubblicazione è or
mai imminente.
Vediamo ora quali compiti si propone l'Ente per
l'avvenire prossimo. Il programma d'azione di raat-
sima apprestato dal Presidente e approvato dd
Consiglio col benestare delle autorità centrali, com
prenderà probabilmente un concorso per miglior*
menti nell'attrezzatura alberghiera della Provincii
suddiviso in tre sezioni, una per ciascuno dei tn
sistemi di vallate alpine: Valli del Pinerolese, Valli
di Susa, Valli di Lanzo. L'Ente procederà alla
esatta delimitazione delle zone ed alla compilazione
di un rigoroso regolamento che offra le maggiori
garanzie di obbiettività per l'assegnazione dei pit
tili. L ’ iniziativa è suggerita dal concetto fondarne»
tale che non potrà mai esservi turismo senza ade
guata attrezzatura alberghiera. In prosieguo di
tempo verrebbe probabilmente bandito un secondi
concorso fra gli esercizi ricettivi di minore impor
tanza di Torino e dei comuni viciniori, che som
mèta di gite, al fine di risuscitare la taverna tipici
piemontese. Un terzo concorso è previsto nel com
plesso di questo piano preventivo di massima, per
favorire il miglioramento dell'attrezzatura ricettivi
della « baita » d'affitto estivo delle vallate alpine.
Con la realizzazione graduale di questo programmi
l'Ente si propone di giungere alla soglia del 1941
(anno dell'EspoMzione Mondiale che richiamerà ìa
Italia visitatori da tutto il mondo) avendo poten
ziato del suo meglio le zone turistiche della Pro
vincia oltre che della città. L'Ente pensa anche alla
partecipazione della nostra Provincia al grande av
venimento mondiale. Torino dovrà figurare alla
esposizione in modo degno della sua alta tradizione
di grande città e di grande provincia sede di impo
nenti organismi industriali e commerciali, terra
ricca di naturali bellezze nella quale sono sorti e
prosperano centri turistici di fama internazionale.
A questo proposito i fondi necessari verranno gra*
dualmente accantonati a partire dal bilancio in corso.
Alle commissioni interne nominate dall’ Ente e coni*
poste di esperti in materia è devoluto il compito <fi
collaborare alla realizzazione di tutte le iniziative.
I compiti assegnati all’ Ente e la sua attrezzatura
rispondente a tutte le esigenze impongono il prò*
blema della scelta di una sede adeguata nella quale
possa trovar posto — oltre agli altri uffici e ser
vizi — il costituendo ufficio informazioni per i tu*
risti. Una sede centrale in un punto facilmente
identificabile anche da chi, trovandosi per la prima
volta a Torino, non conosca nomi e ubicazioni delle
strade.
Non
dimentichiamo che spesso sono proprio i con
forti ed i servisi offerti dagli uffici turistici che con»
tribuiscono a predisporre l’anima dei visitatori al*
l'ottimismo. È dunque più che giustificata la cura
che l’Ente pone neU’affrontare e risolvere anche
questo problema per rendere perfetta l’organizza*
zione e l’attrezzatura dell’Ente per il Turismo della
nostra Provincia.
LA PRIMA AULA DEL PARLAMENTO ITALIANO
NEL CORTILE DEL
PALAZZO CARIGNANO
La prima aula per la Camera dei Deputati del Re-
gno d'Italia fu costruita nel cortile del palazzo Ca-
rignano e visse quattro anni, fino al 1864. Aveva
carattere provvisorio. Ad un'aula definitiva si sa
rebbe provveduto in una nuova ala dell'edificio, da
roMruire verso piazza Carlo Alberto. I lavori per
quest'ala cominciarono infatti, a cura del Governo,
nel 1863. Il trasloco della capitale a Firenze, se
guito nel *65, ne fece venir meno l'originaria de
gnazione.
Il fabbricato ottocentesco, la cui facciata è degli
architetti Ferri e Bollati, fu condotto a termine dal
Municipio, che vi collocò i Musei: fino al 1936
quelli di Zoologia e Mineralogia, dal ’ 38 il Museo
del Risorgimento. E v'è, ben riconoscibile, quella
che avrebbe dovuto servire da aula del Parlamento:
è, per aiutarci con la memoria, il vasto salone, che,
opportunamente frazionato, ospitava nel 1937 la
/teota
veneziana alla Mostra del Barocco.
Nel '60, dunque, il palazzo Carignano si limitava
alla parte seicentesca. A oriente del cortile, in pas
sato, era il giardino, che occupava l'intera piazza
attuale. In fondo si trovavano le scuderie, situate
in quell'edificio che ancora esiste, con vincoli di