Table of Contents Table of Contents
Previous Page  377 / 1981 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 377 / 1981 Next Page
Page Background

IL REGIO EDUCATORIO DELLA PROVVIDENZA

T T n ’antica tradizionale istituzione torinese ha trasle-

'•

rito da pochi anni la sua sede, dal centro della città,

in uno dei più ridenti siti della vecchia piazza d ’Armi:

il

nuovo grandioso palazzo, appositamente costruito dal-

l’architetto ingegner Giuseppe Momo, sorge in corso

Trento n. i 3.

Sul pronao

è

murata una lapide che dice:

l ’UEl.LlS INSTITUKNDIS

AUSPICE R k G E

M D C C X XXV

Il Re Sabaudo

è

Carlo Emanuele III, che il 4 maggio

dello stesso anno, aveva eretto in Ente Morale, sotto la

sua tutela, l’« Istituto della Provvidenza », fondato al­

l'inizio del secolo X V III dalla munifica Marchesa Ga­

briella I)e la Pierre, nata Du Yache de Chàteauneuf.

Ella aveva accolte nel suo palazzo e guidate nel lavoro

di ricamo a punto croce, alcune ragazze povere: le ospi­

tava, ne curava l’educazione religiosa e l’istruzione,

insegnando inoltre l’esecuzione di molti lavori di maglia

e di cucito. Le ragazze protette crebbero di numero e

l.i Marchesa De la Pierre pensò ad una sede apposita:

la

ragazza maggiore d ’età, laboriosa ed abile, certa

Ludovica Ambrosia nativa di Chieri, fu posta a capo

della casa ed ebbe il nome di « Madre ».

Così nacque in Torino, il 22 luglio 1722, la «Casa

della Provvidenza » e le ragazze in essa accettate diven­

nero le « Figlie della l*rovvidenza ».

I

lavori a punto croce, eseguiti in gran copia dalle

giovani, formarono i primi guadagni, a cui spesso si

aggiungevano le generose oblazioni della Marchesa De la

Pierre e dei suoi amici: ma la morte rapì improvvisa­

mente la pia benefattrice, che decedette durante un

viaggio nella nativa Savoja; e se la munificenza di Re

la rio Emanuele III non fosse venuta in soccorso alle

povere « Figlie della Provvidenza », l imaste senza guida

e

senza appoggi, la « Casa della Provvidenza » avrebbe

dovuto essere soppressa.

Carlo Emanuele III chiamò a raccolta alcune autore­

voli persone della Città, per formare un primo Consiglio

Direttivo. Alle munifiche elargizioni del Sovrano altre

ne seguirono: con Regie Patenti 4 maggio 1735 la «Casa

(iella Provvidenza » venne autorizzata ad accettare la

vistosa eredità del Canonico Gianazzo di Pamparato.

Con R. Biglietto 13 gennaio 1738 fu nominato Diret­

tore dell'Opera il cav. Ignazio Antonio della Villa, gen­

tiluomo di camera di S. A. R. la Principessa di Carignano,

al quale si deve la fondazione del • Deposito della Prov­

videnza » o « Piccola Provvidenza »: la nuova istitu­

zione accolse le fanciulle che non trovavano posto nella

« Casa delle Figlie della Provvidenza » o non avevano

tutti i requisiti voluti dal Regolamento per esservi

ricoverate.

Nel 1738 si cominciò a ricevere pensionarie inviate

da S. M. il Re: queste raggiunsero il numero di venti,

a L. 100 di pensione ognuna, oltre a L. 25 annue per gli

indumenti.

Nel 1748, con Regie Patenti del 15 settembre S. M. il

Re Carlo Emanuele III approvò i Regolamenti dell’opera,

frutto di dieci anni di esperienza. Particolarmente inte­

ressante il titolo che riguarda la « Madre ». Essa doveva

dirigere la terza classe delle « Figlie », che si occupava

di « tele, stirure. festoni, fiammenghini e simili » e do­

veva « esaminare ben bene le inclinazioni e capacità

di ciascuna delle Figlie, per applicarle a 4

oro.

che le sarà più proprio e vantaggioso all’opera » (1).

« Li primi Regolamenti interni della Casa, per gli

esercizi di Pietà, per la vita civile, esercizi del lavoro

e di tutte le azioni, ed occupazioni domestiche delle

Figlie, furono il regolar sistema di vita della Madre

approvato dalla signora Marchesa direttrice; ed in vero

ben si conobbe in ogni tempo esser stata detta Madre

eletta da Dio per il governo di questo Ritiro di Figlie,

per i suoi illibati costumi, ed esemplarissima vita: per

la sua abilità, e prudenza nel governo civile economico;

per il suo coraggio, e pazienza, e vera confidenza in

Dio nelle angustie, in cui si temette più volte, che

andasse disciolto il suo Ritiro: rassegnata ai disegni

della Divina Provvidenza ; amante della povertà; ani­

mata di vero zelo, interessamento e carità per le figlie

alla sua cura raccomandate, ed oculatissima nella loro

custodia ».

Fin dal maggio 1735 il Re aveva affidata l’ammini­

strazione ad un « protettore » scelto fra i dignitari di

Corte, e ad una Direttrice: entrambi furono assistiti da

quattro membri di nomina regia di cui due ecclesia­

stici (2).

* * *

Dal 1749 al 1930 il R. Educatorio della Provvidenza

ebbe sede fra le vie X X Settembre ed Arcivescovado.

(t) Origine e progresso dell'Opera delle Figlie della Prov­

videnza. • Torino, archivio dell’opera.

(2) D

avid e

B

ertolotti

,

Torino itscnttm.

1840,

pa­

gine 180-181.

D