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corp< «li guardili, in compagnia di una

M'l\ L;ia. Non si può dire che sia entu-

siast dell'arrivo dei nuovi ospiti. F quan­

do >; accorge che essi appetiscono le perle

— n a dove sono? noi non abbiamo visto

ihe ;iisci di conchiglie — ed intendono

prima gi<x-arlo, poi sopprimerlo, ne ac-

cop

|11

due. K |x»i. a sua volta, è spacciato

il.d ■'inandante in seconda che avendo

avu-" modo d'intessere un idillio con la

liuti, del primo comandante, riprende la

roti verso un approdo matrimoniale.

Iti

Ombri'

d i notte

di Seitz, un vecchio

retti >re di un'università americana che

de\. lasciare il jxisto jxt limiti di età.

h.i l’incarico di nominare il successore.

Fra tanta gente emerita e rispettabile è

scelto — manco a farlo apjxista

un fior

di farabutto. Fgli ha però al suo attivo

una sensazionale scoperta di tisica, l^a

>co|x-rta. che è sopratutto opera delle

ricerche della moglie non sarà da costei

rivelata se il marito e neo-rettore non si

det( ninnerà a licenziare l’aiutante con

mi a (|uel che pare, se la intende. Messo

uci alle strette lo scienziato non si perde

d'animo; e scaraventa il cagnolino della

moglie dalla finestra. Costei che adora il

grazioso quadrupede muore di dolore sul

colj><).

Ma nemmeno questo delitto indi-

n-tto mette l'ingegnoso professore sulle

tra>ie del taccuino che custcxlisce gli ap­

punti della famosa scoperta. K lui. nel­

l'intento di ritrovarlo, tutto pervaso d'un

turi'iso amore scientifico, stende a terra,

uno dopo l'altro, un buon numero di

vittime. Il film giallo, a lungo andare,

a forza di combinazioni e di complica­

zioni ha jx’rduto molto della sua mecca­

ni'a logica e naturale. Nel caso presente

siamo nel campo del puro arbitrio, tanto

più inaccettabile in quanto aspira a colo­

rirsi di naturalezza.

\ltri film proiettati durante il mese:

Capriccio di un fi orno di A. Werker.

I. intente fiamma di L. Mendes, /tnanch

di \ Litwak. Il magnifico bruto di G. Bey-

>t «ne. I.'u lti in« luffa di Don Giovanni di

J Whale. I.a gelosia non è di moda ili

V Lang. lìh ultimi giorni di Pompei di

!.. Schoedzack. Questo diavolo di ragazza

'li V. Mirande, I n mondo che sorge di

I Lloyd.

S. G.

MOSTRE D’ARTE

C rcolo degli Artisti - Via Bogino. 9.

Mostra postuma commemorativa del

pittore Giovanni Giani.

Amici dell'Arte - Via Roma.

Mostra annuale degli Amici ddl'Arte.

Li Zecca - Via della Zecca. 15.

Nuova sala inaugurata dalle autorità

Cittadine, con una raccolta di “ Pittori

d'oggi „ di proprietà privata.

Gallerìa

D'Arte Martina

- P. Castello. 18.

Vinoni di Damasco del pittore P. Rolla.

Mostra personale del pittore P. A. Ga­

llano.

T E A

Varie ed interessanti novità durante il

mese; e parecchie riprese. In prevalenza

presentazione di commedie di autori

italiani.

La Compagnia dei Fratelli De Filip|x>

ha rappresentato al Carignano una no­

vità di l’eppino De Filippo: « l'n jxivero

ragazzo ». Il jxivero ragazzo è Andrea,

un giovane timido e riservato che termi­

nati gli studi e sul punto d’intraprendere

la carriera diplomatica è vittima di una

movimentata relazione amorosa IV I suo

temperamento arrendevole iti incerto

riesce facilmente ad aver ragione Ut baro­

nessa Funlia Sollx-lh, un tijx» di donna

scaltra e spregiudicata. Andrea sta per

imbarcarsi per l'Australia e per salutare

la perniciosa amante quando arriva a

sorprenderli il barone Sollx'lli. Costui

evita di dare alla situazione una piega

di tragedia ; e calmo e rassegnato appioppa

ad Andrea il fardello della moglie. Con

questo guaio aggiunto si inizia per lui

una vita di privazioni e di stenti; ed

il pensiero della carriera stroncata all'ini­

zio non cessa di amareggiarlo. La donna,

intanto, si rivela in effetti per quel che è:

egoista, prepotente, esigente. Andrea allo

scopo di tenerla

jx t

qualche tempo a tiada

a l alla fine per liberarsene architetta un

piano. La sposerà (piando lei sarà riu­

scita a divorziare dal barone Solbclli. Ma

Furilia gli dichiara che il barone non è

mai stato suo marito: soltanto un amante

sollecito e premuroso. Andrea, a questa

confessione, ha uno scatto di risolutezza

e va dal Solbelli per costringerlo a ripren­

dersi l'impagabile Eurilia. Ma ormai è

tropjxi tardi. Il barone si è già sposato;

e proprio con la fanciulla che Andrea

ila tanto tempo amava. Commedia impo­

stata sulla costruzione di un carattere e

di un personaggio, secondo un modo tea­

trale classico, intrisa d una comicità ma­

linconica e triste, essa è condotta con

molto garbo e finezza anche nelle situa­

zioni più complicate. Aderente «1 into­

nata e sensibile l'interpretazione.

La Compagnia eli Ruggero Huggeri ha

rappresentato al Carignano una novità

di Vincenzo Tieri: «(Questi poveri aman­

ti ». Dario perde il treno che avrebbe do­

vuto portarlo lontano e toma a casa in

tempo per vedere la moglie salire in un

taxi. Graziella, la moglie, è diretta verso

l'abitazione di Federico, uno degli amici

più intimi del marito. Dario, con un enco­

miabile sangue freddo suona anche lui

alla porta di Federico; e così arriva ad

impedire che la moglie, che si è nascosta,

materialmente lo tradisca. Ma Dario forse

ormai sa e sebbene eviti le parole forti e le

scenate, anche

gli amanti intenzionali

hanno la sensazione

di

questa sua am­

bigua contezza. Ecco: egli si vendicherà

lasciando i due amanti nel sospetto, per­

seguitandoli con questa acuta e lancinante

impressione di dubbio e di affanno. F.

una speoe di gioco invertito: e l'idea del

T R 0

tradimento, questa volta non assilla e

tortura il marito, ma ì veri complici e

responsabili. Successivamente la situa­

zione si complica. Dario in quella notte

fatale, ha riportato dalla stazione una

valigetta rinvenuta jx-r caso. Adesso salta

fuori la proprietaria che protesta (Tes­

serne stata derubata. Ma questo episodio

aggiunto e frastornante non riesce a sviare

la commedia dalla sua vera strada. R i­

prende la spietata e, ad un tempo, dolo­

rosa schermaglia del marito, contro gli

amanti che si scoprono sempre più im­

pacciati, sconvolti, pietosi. Dario ha del­

l’astio contro gli attentatori della sua

felicità; ma paventa anche la prospettiva

della sua solitudine. F ama ancora, so­

pratutto. la giovane moglie. Glielo dichia­

rerà in una scena colma d'umanità e di

schiettezza. F Graziella, umiliata e pen-

tita, tornerà fiduciosa e dimentica a lui.

(Questa commedia, conqxtsta con estre­

ma padronanza del gioco scenico ed

intessuta con abilità sottile e scaltra, ha

il merito di presentare con acutezza d'in­

dagine psicologica una situazione discre­

tamente nuova. Splendida

jx t

varietà di

toni e di accenti l’interpretazione di Rug­

gero Ruggeri e del suo compii

’ico.

La stessa compagnia ha rappresentato

al Carignano nna novità di Lucio D'Am­

bra e Luigi Bonetti: •Mazarino ». Com­

media storica confezionata secondo vec­

chie formule teatrali, se giunge ad in­

teressare od al risultato di certi effetti e

scene accettabili, non sembra tragga tutto

il partito possibile dalla complessità della

figura del protagonista. Fsso è costretto

ad una funzione ridotta ed umiliata col

suo temperamento più furbesco che riso­

luto, con la sua intelligenza più accomo­

dante ed arrendevole che dominatrice.

Fd anche ì personaggi che gli stanno at­

torno antagonisti, amici o nemici, hanno

atteggiamenti, comportamenti e modi che

risentono l'influenza «Iella sua maniera.

Gente che quasi si propone, scesa dal

piedistallo storico su cui i secoli l’avevano

immobilizzata, in una veste ili nobiltà e

di elevatezza iscomponibile, di mostrarsi,

messa a contatto con le contingenze

della vita, identica alLi gente di comune

estrazione. La commedia, tuttavia, anche

con i personaggi commisurati a questa

scala ridotta, animata da una libera fan­

tasia è movimentata d’intreccio e di tro­

vate. pittoresca ed arguta, curiosa e vi­

vace. Notevole l’interpretazione di Rug­

gero Ruggeri, che con la sua naturale

dignità e compostezza ha disegnato con

efficacia la figura del cardinale. Gli erano

a fianco Laura Carb, nella parte di Anna

d’Austna. Carlo Lombardi. Fanny Mar­

chiò. Corrado Annicelli. il Martelli, che

hanno recitato con convinzione e calore.

Altre novità rappresentate durante il

mese: «Uno coi capelli bianchi »di E. De

Filippo.

Aton/n

M