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equestre del P rin c ip e T om m a so d i S a v o ja .

». po lavo ro d i V an D ic k . ohe da V ie n n a d o v e va

rito rn are a T o rin o offerto al R e C arlo E m a ­

nuele I I I d a lla P rin cip e ssa V itto r ia di S a v o ia ,

principessa d i H ild h u rg h a u s e n , erede del Prin-

( ipe E u g e n io di S a v o ia e d e lla sua q u ad re ria ,

1

I

.1

lei poi v e n d u ta a S. M . C a rlo Em a n u e le I H .

Il

c a p o la vo ro di V a n D ic k m e rita v a che un

Meytens ne curasse relig io sam en te la con ser­

vazione e l'in te g rità asso luta nel lungo viaggio

da V ie n n a a T o rin o .

L e notizie sulla v ita e su lle pereg rinazion i

di M a rtin o V a n M e yte n s m i ven n e ro da fon ti

diverse, ma specialm en te d a lla co rtesia del

bo tan ico svedese N ils Em its lò j che ebb i l ’onore

di o sp itare nel L a b o ra to rio del R . O rto b o ta ­

nico d i T o rin o e che fu ca ld o am m ira to re del

quadro del suo celebre c om p a trio ta .

A ltr e notizie le ebbi d a lla au to b io g rafia del

M eyten s d a ta ta da V ie n n a : 1 ° giugno 1755,

-lam p ata a L ip s ia nel 1797 in un lib ro (ric o r­

dato nelle Schede del V e sm e ) d al tito lo :

fìrieje iib tr d i K u n s t. von an d an C h ristian

L u dw ig von Hagedoen, herausgegeben von Tor-

kel-Beden (15).

I l

signor

E

m i t s l o f

trasse in o ltre da una

grand e opera svedese «li genere en ciclop ed ico

(e d ita in 25 v o lu m i) e nota so tto il tito lo di

N o rd is k Fom ilje n b o k q u an to al M e y te n s si

rife riv a .

E g li ebbe la b o n tà di tra d u rre in francese

l'a rtic o lo della riv is ta e di fa v o rirm e lo u n ita ­

m en te ad a ltre preziose n o tiz ie ; e però sono

lie to di a v e r oggi occasione di sign ificarg li

la m ia g ra titu d in e .

A v v e rto il le tto re che, a disegno, non rife ­

risco l ’elenco d e lle p rin cip a li opere alle q u a li

attese il M e y te n s a V ie n n a , in S v e z ia , e in

B o em ia , perchè a me prem e s o p ra tu tto di

d im o strare la su a presenza a T o rin o a lla C o rte

di S . M . V itto rio Am ed eo I I nel 1728 e d i do­

cum en tare q u a li fu rono le opere da lu i p o rta te

a term in e d u ra n te il suo soggiorno a T o rin o .

Ch i intendesse stu d ia re la p rod uz ion e a r t i­

stica di M e y te n s do vrebb e re carsi a V ie n n a

nei castelli g ià im p e ria li, nei M u se i lo c a li,

nelle Chiese, n e lle racco lte p r iv a te nei C o n ­

v e n ti, dove, a iu ta to da num ero si a llie v i, il

p itto re ha la v o r a to indefessam en te p er tu t ta

la v ita .

ORESTE MATTIROLO

(1) Vesmf..

lue rii. Ritratti di ('arin l'an

Im o

e della sua fam iglia,

pjj. .13, n. 15 e pai:. 38. n. 12.

(2) I

documenti qui ricordati dei quali il

Vesme

diede ampia

rrlu/ionc »i conservano presso ('Archivio di Insinuazione di Torino.

F.»»i furono comunicati al

Vesmf.

dal dotto storiografo A. D. PER-

Rt ho.

(Conf.

Vesme.

lor cit..

pag.

33

e seg.).

(3)

Dal matrimonio del Conte Ignazio colla contessa Rosa

Ti iupia nacquero: C-onte G. Batista Dottore emerito nel collegio

di i giureconsulti, sostituto procuratore del Re. Senatore. Avvocato

(o nerale di S. M. nel Senato di Genova, ecc., ecc. — Abate Paolo Lo-

ri-nzo, teologo collegiato. canonico nella Metropolitana. — Cav. l uigi,

dottore in leggi. Segretario di Stato di S. M. per gli affari interni —

I rilinanda Vittoria contessa Melina di Capriglio.

(1)

Devo ricordare che il Meytens lo volle invece effigiare, da

-<>l<». in un ritratto ora di proprietà degli eredi del mio compianto

amato

fratello Ing. Ettore Mattinilo. Questo ritratto secondo l’Elenco

dri quadri lasciati da Lorenzo Somis, è detto rappresentare Lorenzo

str.so

. mentre è invece rappresentato I*orenzo Francesco padre,

r 'ine sta scritto sulla tela autentica prima che il prof. Cussetti lo

trimpellasse sopra una nuova tela nel 1926. Sulla vecchia tela sta

sanato Panno 1728.

(5)

Il piccolo disegno ricavato dal quadro del Meytens fu pub­

blicato nella Edizione Rizzoli di Milano dei • Cento anni » di Rovani

e<l è così che io venni nel 1934 a conoscenza della sua esistenza per

g-ntile segnalazione di un amico della mia famiglia, signor Giorgio

< landra. Devo le indicazioni qui segnate alla squisita cortesia del

*•

2

.

C^inte A. Cicogna-Mozzoni.

Il dipinto del Meytens fu ripetutamente richiesto a mia madre

d il Comitato della

Mostra di pittura drl S ri r Srtlerrnlo

che ebbe

lungo a Palazzo Pitti nell'anno 1922. Il comitato riteneva si trai-

t.i.se

del ritratto della famig'ia Van Loo. eseguito da Martino Mey-

t« ns.

(6) Queste memorie si consertano nella Biblioteca di S. M.

(\

E

sn

E,

lor. rii.).

(7) Cristina, n.

1704,

aveva allora

24

anni e non 18 come tcrive

il \

ESM l

(lor. rii.).

(8) Francesco Van Loo, giovanissimo ancora, artista di merito

•ingoiare, che in S anni di pensionato a Roma aveva fatto conce-

per di lui ottime speranze, mori in seguito ad una caduta da cavallo.

I-itli morì a Torino il giorno 2 di luglio del 1732 e fn.

prr

estere

fore­

sti'

ro.

sepolto ia S. Giovanni. Francesco era figlio di G. Battista

fratello di Carlo e quindi ni|Mite dello sposo di Cristina (v. Vesme,

lor. rii.).

(9) Carlo F.manuele

III

volle personalmente onorare le nozze

di Carlo Yan Loo colla Cristina Simis destinando alla sposa il co­

spicuo dono di l.ire 3000

(v. V

e s m e

.

pag. 18).

(10) -

Itans la rhambrr

à

rourhrr on roit un plafond

ò

fresqur

dr (arie I an hto. dont Ir sujrt dr Piane se rrposant au sortir du bain.

I.a romposition rn rst bonnr: Ir

grou;ir

drs \vmphrs rst birn rntrndu:

Irs rnmpatnrs dr Dianr ont drs jolis rarartèrrs: mais la figurr dr rette

lìfrsse est ma n q u r i l

v

a trop dr rrssrmblanrr rntrr rllr rt Irs

.\vm-

phrs. on trourr plusirurs inrorrrrtions rt pru d'intrUifrnrr dr rlair-

obsrur dans Ir ffnfral d» l'ourrafr .

De I.ALANDE, loyuge en

Italie.

toni. I. pag. 300. Desaint. Paris. 178(i.

La R. Galleria Sabauda di Torino possiede una autentica pit­

tura di Coirlo \ an Loo. che rappresenta una

Testa di Cherubino

della

quale era in possesso la R. Accademia delle Scienze. Ma questa pit­

tura. firmata dall'Autore. fu eseguita dal Van

I^mi

a Parigi nell'anno

1764 e quindi quasi trentanni dopo il suo soggiorno di Torino.

(11)

L'firolr drs tris deroratifs

di Parigi ne possiede una copia.

(12) A. Grossi.

Guida olir cascine r vigne drl trrritorio di Torino.

voi. I L pag. 162. 1791.

(13) Questo palazzo scomparve negli anni 1932-33 per far luogo

alla costruzione della odierna • Via Roma .

(14) I documenti qui riferiti furono raccolti dal V

esm e

dopo la

Monografia sua sui Nan Loo (1893) e dopo aver egli rintracciato e

ammirato il ritratto della famiglia Somis che egli riteneva perduto.

f. strano come il

l'rsme

abbia potuto scrivere che il

Coyprl

avesse ritratto

Cristina Somis in rtà di anni 38:

mentre ammette

che il dipinto sia stato eseguito nel 1750 e che

Critlinm

sia nata

nel 1704. Ora essendo

Cristina

nata nel 1704 doveva nel 1750 avere

necessariamente anni 46; mentre il marito suo Carla

l'an Lao

più

giovane di lei di un anno ne aveva 45 come esattamente segnò il

Lesine (v. Catalogo della R. Pinacoteca).

Del resto anche parlando di

Cristina

effigiata nel quadro del

Meytens le attribuisce anni 18 mentre nel 1728. anno nel quale lo

svedese dipinse il quadro, ne aver* 24, essendo nata nel 1704.

(15)Tale autobiografia fu poi ristampata da Tbeooor V. F i l m i

nella 1* dispensa dei

Beilòge drr Bièttrr fur

Gem

ildekunde

(giugno

1908).

Di Meytens si discorre pure nelle:

Lrttret fu n amateur de Im

Printmre.

Dresden. 1735, pag. 264 (Vesme-Scbede).

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