

i i " 'i tiri calcio italiani», di tutto In sport italiano.
•I< i giovinezza fascista. Su llo stadio, grem itissimo
•li pubblico, si leva alto, sventolante, il 1m*1 tricolore
•l'Italia, mentre le note «l«*"li inni nazionali si per
•lono
lontano sotto i r a " " i <I«■11'u 11imo p allido sole.
I.' ini inia
tuo
ora brevemente hi sipiadra vittoriosa.
I
ii gioiello,
h o p o
la cattiva giornata contro la
N* i
ve"ia
è
risorta siildto ed
è
andata m igliorando
•li partita in p a rtita . Pozzo aveva operato un cani
liinmento nel -no programma d ie
s 'è
dim ostrato ef
li> ' i-siiiio: ha sacriticato Monzesi io. il pur lira
vi—imo terzino del campionato del
P.KU. da un po'
'li tempo in condizioni non troppo liete, e lo ha
mm itaito enti F o n i. un "in vaile, uno stuccatore ine
rii i” li oso. il compagno di squadra del torinese Kava
u-1e è stato, forse, con Pio la. il m iglior uomo in
'•i
npo| e
lia
riform ato in
t a l
modo la linea classica
•li
terzini della
i<
J livelli iis
ti.
ovverosia
la
linea delle
••ì di piatii vittoriosa del \‘Hì « lie con i H ivicri in ^ran
'" ina i- divelluta un M o n o difensivo quasi im|N*
n« fallile. I. poi ava n ti : Locati-Ili ha avu to momenti
I" lissinii. Am lreolo ha tenuto duro in modo sor
|'f udente. S c iam im i ha giocato con un cuore e una
•s; crieiiza da coiisiiniato campione. La prima linea
•f. un capolavoro.
In
quintetto indiasi iva ricam i di
«i' o. li lava a ll'a tta cc o con la velocità dell** "az
**•' «‘.a p p a riva solido come una roccia. M cazza e Per
fci:i. che ha atteso proprio l’ullim a giornata jn-r
'l-i «*i la m isura del suo rinn«*vato valore, sono stati
itM iperaldli. F
I
Eia va t i. Colai issi e Pi«da sono
filati
in p«*rf«*tto accordo, fornendo azioni di jiioco «runa
fattu ra strao rd in aria, t'osa «lohhiaiuo din* «li l ’iola?
Forse nessun a ffe ttiv o riu scirà a dare P id fa «li
quello clic ha latto il nostro centro attacco in questo
cam pionato del inondo. IV rsin o il pubblico più a v
versi». d avanti a l ’iola. si è inch in ato convinto, anzi
entusiasm ato. Poi passa qualche "io n io . Mentre la
«*«•0 d«*lla vittoriosa jjesta non si «'* ancora spenta.
nu*ntn* i giornali continuano a comm entarla, men-
tr«* il piibldi« o è ancora e n tiisia sta .il Ihi«*«*. il Prim o
Sp o rtivo d 'Ita lia , riceve " li azzurri. Il dono più
bello, il lauro più ambito l'h ann o così avuto " li
atleti vittoriosi.
# » •
I na attenuazione «li p articolare rili«*vo in campo
dopolavoristico ha rip ortato la squadra torin«*se del
Pubb lico Impiego che ha parte<*ipato al Concorso
C in tin o Nazionale di Poma.
Composta di adenti del Corpo dei V ijjili comunali
la squadra ha vinto lirillau tiuiicn te il campionato
nazionab* di tiro a se"tio «* si è classificata struttila
tra l«* a ltre L’tNl squadre p a rtirip a titi al Concorso
fin n ic o nazionale «lei Idopolavoro.
A " li atleti ha espresso il ringraziam ento del
I»o|m>-
lavoro P ro vin ciale il Presid«*ntf «* Seg retario Finii'
ral«* t ìazzotti «*d hanno portato il loro plauso il Conte
F«*rr«*tti vice podestà |H*r il .Municipio e l'on. C aailli
|K-r il l>o|Kilavoro p rovinciale «la lui pr«*sieduto.
SILVIO VASETTO
•ìli atleti
fa scisti
sono ancora ■a ni
|>i"ii i
del mondo
di calcio. ! lanuti v in i" anche i'u llin ia battaglia do
in i na in In i rivali ungheresi con una superiorità che
neppure il più ottim ista • I•1:1i appassionati poteva
prev edel e.
C li azzurri hanno la^uiiinto a P a r i” i. di Iro n ie a
una folla straniera, corretta ma fredda, una folla
c lic
avrebbe certaiueiile salutalo con "io ia una
110
sira sconfitta,
il lu i"
traguardo più
a lio .
I nomi
dei sjn ” oli giocatori per m a non <i interessano. F
la squa' It*a che ha vinto, la squadra azzurra dallo
srm i" Sabaudo e dal
la s c io
Litto rio . F inni e più
s u lta n i"
lo
sport
c lic
ha
t r i o n la l o ;
e tutta
hi
u i"
vinezza d una Nazione che ha llio n la to .
(Ille s i
e
so lili
vittorie che sup erali" i lim iti sp in tivi
per assurgere a epismlio nazionale, squisitamente
umano, (in a lili "s im u li si suini duvuti superale
per ” iUli"er«* a quest" "fa llile risultato. a «plesta
celebrazim ie. a q llesl" d clin ilivo l’iciiliiisci lucili o.
O liando la squadra italiana \inse il cam pionalo de!
luoiid " del 1!•:;I si mise in dubbio la s|,.ss,i n*o,,
latita della sua giusta vitto ria. Si disve che
sol
tanto il campo am ico e la violenza del "ioco ave
vano permesso a ” 1 i azzurri di radili ungere una
classi tica sii peri ore a I loro va lore. l 'i vollero le a 1 ri*
vitto rie che sedili rollìi nelle ('lippe I lite riiazintia li e
nelle <olimpiadi per conviticele ^li sceltici e pii ili
credu li. I ! '" p ia i 1ut in i m aligni.
Però e bastata la p a rlila disputala il '• " iii" iio con
ito la Norvegia per riaccendere t u li" il coni di
critich e, per " f ila r e il discredito ' 1” Ii a tleti, clic
avevano avuto la disavventura di trovarsi
cosa
«•In* succede a tu lli i comuni m ortali, anche se mm
spuri iv i
in una p ium ata poco felici*, hopo il primo
incontro di M arsiglia i c ritici ci diedero per spac
c ia ti. Noi ci ri ti 111a intuo di credere al cro llo d c "li
a tleti in maglia azzurra, sperammo ancora. A li
cola una volta la fiducia e stata da imi ben ri
posta, «ili atleti fascisti hau ti" vinto. Sono « pa>
s a lin . di "in sta m isura, c o lili" la Norvegia. S i
su ll" ridestati dal letargo nel quale sembrava fos
seni piombali contro i norvegesi ed a P a rid i, con
ilo la t rancia, hanno vinto dando lezioni* di bel
pinco. Terza tappa. Ancora l'in fau sto terreno di
M arsiglia : ancora la canea dei portuali che av rebbe
voluto -li azzurri sco n lilti. per via di quel d istili
ti\o a scure cu cilo sulla maglia azzurra. F i
b rasiliani furono non scoiilitti, ma tra vo lti. I fu
uanibolisii. i giocolieri, pii uomini di colon* che
quando videro persa la partita mm "in cavan o più
stilla palla, ma sulle "am be
ib d l
av versario. duvet
le m
p io vale la d u ra,
secca
lezioni* della sconfitta,
l ’ilim a tappa : P a rid i. Sono di fronte pii am ici un
" lie ie s i.
ma riva li a cca n ili. F ili "ioco inni
s o lta n to
un litu i", inni s u lta n i" cioè una prossa posta, ma
il p re s tici" del m ip linr calcio del inondo. La folla
e fredda, impassibile, ma educata. In cim r suo però
'i auuura che uli azzurri perdano, «luainlo si dice
i
"c iiu in in francesi... Ma pii atleti fascisti limi
sono t..tii di pasta fro lla. Sono maestri di pinci» «*
sono tisicamente pari ai m iglio ri, se non superiori.
F « passano 11. ancora una volta, l'u ltim a volta.
O n e s to
pero e il traguardo liliale, quello
c lic
deter
mina la v illo ria assiduta, quello ch«* determ ina una
sup eriorità, quello che determ ina rellicietiza tisica
rappiunla da una Nazione. F il trionfo, anzi Capo
La squadra dai ginnasti torinasi cHa ha partecipato al Concorso Naaionala dol D opolavoro
A l Foro Mussolini a R om a : I dopolavoristi torinesi in attasa dal loro turno di gara