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Area fluviale

F39

fiume Sangone

Quartieri interessati: Q23

Carta tecnica della Città di Torino 1/2000,

tavole n. 83, 84, 86

(cfr. anche schede 23/16,

23/17, 23/18)

I. DEFINIZIONE

Tratto di area ambientale di sponda sinistra del

torrente Sangone compreso tra il ponte sul Sangone

di Corso Unione Sovietica, il margine inferiore del-

l'area agricola di pertinenza della cascina Balbo, il

margine sud-est del nucleo edificato a insediamenti

misti, attorno alla Parrocchia di Mirafiori, la Strada

del Castello di Mirafiori, la Strada poderale del Ca-

stello di Mirafiori, discesa al Sangone (dal n. 252

della Strada poderale al Castello di Mirafiori), il

confine comunale col Comune di Nichelino.

III. QUALIFICAZIONE

Area di rilevante interesse per le preesistenze

storiche e per le caratteristiche ambientali. Queste

interessano tanto l'uso dei suoli, per le permanenze

agricole, quanto l'ampia veduta sul torrente e sulla

più bassa sponda destra verso Nichelino, in parte in

corso di allestimento a parco.

Area di classe 1.2 (di valore ambientale).

IV. CONNESSIONI

Connessione funzionale con la contigua F38.

Connessioni visuali e potenzialmente funzionali

con il parco in allestimento in sponda sinistra sul

territorio del Comune di Nichelino.

II. INDIVIDUAZIONE

E FORMAZIONE STORICA

Area di affaccio al ciglione e alla sponda sinistra

del Sangone, a terrazzamenti digradanti con forte

dislivello sul torrente. È prevalentemente non edifi-

cata, con permanenze agricole, in parte degradate ad

orti abusivi, in parte in corso di ristrutturazione a

parco nel tratto ovest in adiacenza a Corso Unione

Sovietica, con limitate aree degradate da usi impro-

pri (depositi di rottami). È cospicua la presenza dei

resti legati al Castello di Mirafiori ed alla successiva

costruzione del Mausoleo a fine Ottocento.

La marcata orografia della zona ha determinato

gli assetti dell'area fin dalle cartografie più antiche,

con insediamenti e destinazioni agricole sull'alto del

terrazzamento e vaste aree esondabili al di sotto del

ciglione di questo, mutevoli per la variabilità del

corso del Sangone.

Determinante per la formazione storica della

zona fu la costruzione nella prima metà del secolo

XVII del Castello di Mirafiori, cui retrostava il giar-

dino all'italiana affacciato sul terrazzamento verso il

Sangone.

A fine Settecento una rovinosa piena del torrente

erose il ciglione asportando l'intero giardino, e il

castello, irrimediabilmente danneggiato, fu conver-

tito dapprima in manifattura e poi smantellato. Ne

restano i tracciati di recinzione e avanzi edilizi, riat-

tati nell'Ottocento, a seguito della concessione della

proprieta ai discendenti di Vittorio Emanuele II e

della contessa di Mirafiori. Di tale impianto è rile-

vante, seppure gravemente degradata, l'area con

l'edificio del Mausoleo. Negli ultimi anni il ciglione

è stato colonizzato ad orti abusivi, mentre

è

stata

avviata la sistemazione a parco della parte più occi-

dentale.

Area fluviale F40

fiume Sangone

Quartieri interessati: Q23

Carta tecnica della Città di Torino 1/2000,

tavole n. 78, 83

I. DEFINIZIONE

Tratto di area ambientale di sponda sinistra del

torrente Sangone compreso tra il ponte dell'auto-

strada tangenziale sud. il ciglione in sponda sinistra

del Sangone, il limite verso il torrente dei lotti edi-

ficati, Corso Unione Sovietica, il confine comunale

con il Comune di Beinasco.

II. INDIVIDUAZIONE

E FORMAZIONE STORICA

Area di affaccio alla sponda sinistra del Sangone

a terrazzamenti digradanti con forte dislivello del

torrente. Risulta reliquata degli insediamenti indu-

striali e prospiciente il tracciato dell'autostrada tan-

genziale. Tutta l'area è occupata da vegetazione

spontanea e orti abusivi.

La marcata orografia della zona ha determinato

gli assetti dell'area fin dalle cartografie più antiche.

Caratterizzano il suolo le erosioni del ciglione e l'ir-

regolare e mutevole tracciato del torrente. L'urba-

nizzazione fitta e recente in fregio alla strada del

Castello del Drosso ha comportato la riconversione

totale del terrazzamento già agricolo e il degrado e

l'abbandono del retrostante ciglione.

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