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221

BORSA VALORI

Via S. Francesco da Paola 28

Edificio per terziario superiore.

Edificio di valore documentario, significativa testimonianza delle prime ricerche di architettura post-razionalista e del

rinnovo post-bellico dell'edilizia del terziario pubblico nel centro storico.

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Progetto di Roberto Gabetti, Aimaro Oreglia d'Isola, Giorgio Raineri. Strutture di Giuseppe Raineri, 1953.

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Casabella •.. 1957. n. 215: L'Architecture d'aujourd'hui ••, 1957. n. 53:. Werk Baucn+ Wohnen, 1980, n. I I;.Domus., 1957,

n. 331.

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Tav. 49

(2.2.7.)

A.S.

222

OSPEDALE MAGGIORE DI S. GIOVANNI BATTISTA E DELLA CITTÀ DI TORINO, ORA

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MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI

Via Giolitti 34

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Via S. Massimo, Via Cavour, Via Accademia Albertina

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Ospedale.

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Edificio di valore storico-artistico e documentario, primo e significativo esempio di ospedale a croce in Piemonte.

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Il progetto si deve ad Amedeo di Castellamonte; l'edificazione avviene a partire dal 1680, in un arco di ottanta anni. Si

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individuano sei momenti di costruzione: dal 1680 (posa della prima pietra) al 1762 (costruzione dell'infermeria lungo

Via dell'Accademia e completamento dello schema di impianto a croce). Nel 1763

è

annessa la Chiesa di S. Giovanni

(progetto Filippo Castelli) e nel 1818 la sacrestia. Nel 1835 la Città cede il terreno per chiudere l'isolato dell'Ospedale

(tra Via S. Massimo e Via Cavour) e rettificarne il perimetro. L'edificazione si protrae, con rifacimenti e sopraelevazio-

ni, fino al 1964.

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S. ROVERE,

1876; S.

SoLERO.

1959;

M. PASSANTI,

1951. pp. 97-98; M. MoMo, D.

RONCHETTA BussolATI, 1980.

Tav. 49

(2.2.2.)

Es-L.

10891/939

D.R.

223

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CHIESA E CONVENTO DI S. MICHELE, ORA CHIESA DI RITO BIZANTINO

Via Giolitti 42-44, Piazza Cavour 12

Chiesa e convento

.

Edificio di valore storico-artistico e ambientale, tipico e significativo esempio di attrezzatura conventuale di tardo

Settecento.

Progetto eseguito tra il 1784 e il 1789 da Pietro Bonvicini, per conto dei Padri Trinitari di S. Michele. Soppresso l'ordine

nel 1801 vi fu alloggiato l'Ospizio delle Puerpere, poi trasferito. L'edificio venne gravemente danneggiato nel 1942;

ripristinata nel 1967, la chiesa venne concessa in uso ai cattolici di rito bizantino.

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Tav. 49

(2.2.1.)

10891/939

(La chiesa)

P.S.

ISTITUTO

DI ARCHITETTURA TECNICA,

1968; L.

TAMBURINI, S.d..

416-420; U. BERT

AGNA, in A

A.VV.

, Cult

ura arativa

1980

,

pp. 1032-1034.

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223

b

ISOLATO DEI .. MASTRI FABBRICATORI IN ORO, ARGENTO E SETA

Via S. Massimo 31-33, Piazza Cavour 16

Edificio ad uso industriale con abitazioni, ora abitazioni e nego

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.

Edificio di valore documentario e ambientale, unico e significativo esempio di manifattura-abitazione del tardo Sette-

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cento.

Isolato fatto edificare per conto dei «Mastri vellutai ^, che nel 1781 acquistano un'area libera presso i bastioni meridionali

della città e, dopo la cessione di una parte di essa ai Padri Trinitari di S. Michele, tra 1785 e 1795, portano a compimento

il loro laboratorio-abitazione su progetto dell'architetto P. Bonvicini.

BR,

M.scriTli Storia Patria,

n. 553; G.

GHIGLIOSSI DI

LEMIE, [1792 ca.], pp. 9-11 U.

BERTAGNA,

in

AA.VV

.,

Cultura

.

figurativa 1...

1.

1980, pp. 1032-1034; L.

PALMUCCI QUAGLINO,

1982, pp. 70 sgg.

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Tav. 49

(2.3.2.)

(2.1.2.)

Ex-L.

108911939

L.P.

224

CASA BUBBIO

Via Calandra 8

Palazzina di civile abitazione.

Edificio di valore documentario e ambientale, significativo esempio di costruzione isolata di tipo suburbana con

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giardino, tipico dell'ampliamento da Viale del Re a Borgo Nuovo, di un elegante eclettismo.

Costruita su disegno di Enrico Petiti intorno alla metà dell'Ottocento.

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G.

MARzoRATI,

1923. p. 22.

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Tav. 49

(2.1.4.)

M.L.P.

225

PALAllO BOGLIANI, POI REY

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Via Cavour 35-39, Via Rolando, Via Calandra, Piazza Cavour

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Edificio di civile abitazione

.

Edificio di valore storico-artistico, significativo esempio del clima architettonico neoclassico che informa la progettazio-

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ne del Borgo Nuovo.

Costruito intorno al 1838 su progetto dell'architetto Giuseppe Formento, per lo scultore Giuseppe Bogliani che vi aveva

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lo studio e contribuì alla decorazione scultorea.

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E.

OLIvERO, 1935,

pp. 17-18.

I

Tav. 49

(2.1.1.)

1089/1939

L.P.

322