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Per questo scopo si appoggiava alla Francia; pel primo fine egli

tenne relazioni colla Società Nazionale.

Il 15 gennaio 1857 alla Camera dei Deputati deplorava i fatti

succeduti a Napoli e specialmente il tentativo di Agesilao Milano

condannandolo con severissime parole.

Le divergenze tra l'Austria ed il Piemonte erano intanto andate

continuamente crescendo sì che il

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marzo si dichiararono rotte

le relazioni diplomatiche, ed il Cavour volse tutto l'animo alla di–

fesa del paese e fece adottare le leggi sulle fortificazioni di Ales–

sandria e sul trasferimento dell'arsenale marittimo alla Spezia.

Non pertanto propugnò colla massima energia il progetto del

traforo delle Alpi e lo fece trionfare in Parlamento sul finire del

giugno 1857.

Nei primi giorni del 1858 Cavour assumeva il portafogli del–

l'interno, ed in tal qualità otteneva nell'aprile che le Camere ap–

provassero la legge, proposta dopo l'attentato Orsini, contro il

reato d'apologia dell'assassinio politico.

Conchiuse poco dopo un prestito di

40

milioni in mezzo a mille

difficoltà.

Il

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luglio 1858 aveva con Napoleone III iI" celebre abbocca–

mento di Plombières. A Baden incontrava il principe reggente di

Prussia e tornato in patria, rivolgeva tutta l'azione diplomatica a

mettere in risalto che la pace d'Europa correrebbe rischio finchè

durasse in Italia la dominazione austriaca.

"/

Sollecitò nel dicembre 1858 l'amicizia della Prussia, ma non la

ottenne.

Venne il 1859: le parole da Napoleone III indirizzate all'amba–

sciatore austriaco al ricevimento di capo d'anno, il discorso della

Corona del

IO

gennaio, il matrimonio della principessa Clotilde

allarmarono l'Austria che si accinse a guerra.

Il 18 gennaio già erasi conchiuso il trattato d'alleanza tra Francia

e Sardegna.

Il Conte di Cavour determinò che si dovesse rispondere ai de–

sideri delle popolazioni non libere autorizzando la formazione di

corpi di volontari, dei quali concertò l'organamento con Garibaldi

e Medici.

Il

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aprile chiedeva ed otteneva dal Parlamento i pieni poteri,

il 30 giungevano a Torino i primi soldati francesi.

Gli avvenimenti della guerra condussero all'armistizio di Villa-