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s.

DOMENICO

Tog

\

In S . Domenico avevano pure sepoltura i nobili Maletti,

già signori della Motta o Bastia, detta il Monte di Torino,

poi del castello di Drosio presso Beinasco. Ebbero membri

del collegio di leggi all'Università, magistrati e ambascia–

tori. Già nel

1594

Renato Maletti cavaliere mauriziano, ordi-

nava di essere sepolto a S. Domenico nell'avello gentilizio,

ed obbligava i suoi figli eredi Ludovico ed Emanuele ad

edificare una cappella ad onore della B. V. nel castello di

Drosio

(I) .

Gian Francesco nel suo testamento del

26

di–

cembre

1654

legavasi la sepoltura presso l'altare di S. Cat–

terina nella stessa chiesa, come pure faceva Carlo Felice

sindaco di Torino nel

1662,

che dispose delle cose sue

nel

1670,

e le cui spoglie riposano pure a S. Domenico.

Dal figlio di costui. Ludovico Aurelio, nacque Teobaldo ,

ultimo della famiglia, a cui Spirito Benedetto Nicolis di Ro–

bilant faceva erigere questa memoria che esisteva una volta

innanzi la cappella dei Magi, e che io più non ho ritrovato.

Vetvs monvmentvm nobilivm Malettorvm

Ab obitv comitis Theobaldi qvingentis

Eivs postremvs eqves Spiritvs Benedictvs

Nicolis a Robilant

Hoeres refici cvravit

Sibi et post eorvm anno Rep. Sal.

MDCCLXXI.

Il Cibrario avverte che nell'aprile del

1625

facendosi

qualche riparazione al muro di facciata della chiesa si scoprì

un dipinto colla seguente iscrizione, che da me nemmeno

fu vista.

Monvmentvm J o a nnis Car gni d e P e

ri

on i b v s

Hic iacet dominvs Lampinivs de Perionibvs

Episcopvs Palmensis et hoc opvs fecit

Jacobvs Arconerivs.

(I)

Archi l'i summ nzionati.