

S. DOMENICO
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Catterina; ed aveva sposato
il
senatore Antonio Guidetti
d'Ivrea, capitano . generale di giustizia che le innalzò que–
sto ricordo
(I).
Catherinae Antoniae Lobetti
Serenissimi Dvcis Sabavdiae Medici et
Angelicae Castaneae filiae
Probitate prvdentia ac
Morvm elegantia
Praestantissimae
Quae obiit anno MDXCIV
Antonivs Gvidettvs et Epor.
Decvrio
Serenissimi Dvcis consiliarivs
Senator ordinarivs generalis ivstitiae capitanevs
Conivgi amantissimae posvit ac
Sacellvm hoc iam dicatvm
Perft:cit anno MDC.
Se la chiesa
conse~va
l'epitaffio della figlia del medico
Lobetto, scomparì invece quello di lui, che la raccolta epi–
grafica diceva esistere nella cappella degl'innocenti col busto
marmoreo.
Il professore Lobetto, padre adunque dell'or accennata
Catterina Antonia, era nato a Racconigi; e pei suoi menu
divenne archiatro di Carlo Emanuele I e di Catterina di
(I)
Il senatore Antonio Guidetto ben si merita in queste pagine un
pietoso ricorÙo. Infatti
il
suo testamento del
I
novembre
.60:l
c'istruisce
quanto egli abbia saputo rendersi benemerito della patria. Oltre aver
fatto edificare al santuario di Vico... un albergo di penitenzeria ossia
eremo od ospitale, fondava
il
collegio dei convittori di S. Maurizio in
Torino ed un monte di pietà ad Ivrea. Istituiva erede:
,0
l'ospedale di
Vico sotto
il
titolo del S. Sudario in un con quell'eremo od ospizio;
:lO
il
collegio di S. Maurizio ed
il
monte di pietà d'Ivrea con legato
alle sorelle Marta, Allessina e Giacobina, ai fratelli Pietro e Francesco;
e nomina dei vari discendenti di costoro a parecchi posti nel collegio
da lui fondato.
Il testamento essendo pubblicato
il
:l9
maggio del
,638,
è
prova che
egli morì in quel turno,
Archivi della corte
ti'
Appello di Torino.