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J
MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
zecchiere
O
monetiere che fiorì a Torino sul fine del se–
colo xv. Esso sarebbe nativo di Pinerolo; ma inutili furono
le indagini per saperne il nome, il quale pure non compare
nella serie data da Domenico Promis nella sua opera
Monete
dei
reali
di
Savot·a .
L'an de grace mi! ciq" ce–
ns et nevf . . . . . • na–
tif de Pinerolle. •
me Dvc de Savoie ••.
fvt et generai dire . . .
nnoies pap • . . Benne.
en Tvrin espicial . . • .
maistre de la monnaie .
Ihesus lvi donte fin ex •
peie time Devm.
La stessa raccolta accenna a quella che eravi un giorno
in prospetto della cappella dei Re Magi, e che era di questo
tenore:
Frigido svb hoc marmore clavditvr
Nobilis Pavlus Alexander Sandini
Civis Lvchensis
Qvi xx ivnii MCDXXVIlI
Mortem in vitam
Mortis nescivs
Commvtavit.
A destra della porta d'ingresso principale, o meglio sotto
al pulpito, e in parte coperta dall'estremità dei fregi, come
al tempo del collettore epigrafico suddetto, sta 'l'epigrafe di
un francese di Mercy sur Seine, adorna dello stemma gen–
tilizio d'argento a tre caprioli d'azzurro.
Ci geist noble homme T h o m a s
Il
p a r e n t seignevr de Villetin con–
trollevr des gverres
Il
natif de Mercy svr Seine
Il
en Champagne qvi
trepas
Il
sa av service dv Roy le
Il
XXIII
jovr d'avril l'an 1544
Il
priez
Diev
Il
povr son ame.
Nel 1763 veniva allogata a sinistra della porta principale
della Chiesa la seguente lapide oblunga, che prima stava
presso il tumulo nella cappella del Rosario, di un illustre