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S. DOMENICO

99

La

più

antica conosciuta riguarda il beato Pietro, del–

l'illustre famiglia

dei

Cambiano da Savigliano. Nato ivi sul

principio del secolo

XIV

si ascrisse all'ordine dei predicatori,

e divenne inquisitore generale del Piemonte. Era eloquente

concionatore, 'ma mentre stava nel convento di S. Francesco

di Susa, nel

1

n sicario valdese lo uccise. Morto per la

propagazione della fede cattolica, fu dic lar

arti re, e

le sue spoglie dal convento segusino furono nel 1516 tras–

portate in questo di San Domenico, e deposte nel coro dal

lato del vangelo con questa epigrafe:

J

Hic iacet corpvs B. Petri-

de Rvffia ordinis praedic–

Inqvisitoris Tavrini qvi pro

Fide chatolica occvbvit

apvd Secvsiam

MDXVI

(I)

Ebbero

il

patronato dell'altare del beato Domenico il

torinese Baldassare della Catena, che si legn la sepoltura

ivi nel 1540. Estintagi la sua famiglia nel suo figlio Filippo,

morto improle,

il

patronato passò ai nobili biellesi de

Fangis, e quindi ai Compans di Brichanteau .

Presso la pila dell' acqua santa, ma sotto i banchi,

il

framm'ento di una iscrizione non lascia più leggibili che

quest.e parole

Cathari. . . . . .. 1493 . D. Lau

1ii

De Crosa.

IV ••• "

La raccolta epigrafica più volte citata ci porge notizia

dei frammenti di un'epigrafe i quali ci danno indizio di uno

(l)

La data fu incisa in caratteri più grossi per ricordare che si

riferiva, non alla morte, ma alla deposizione. Accertata dalla curia in

un colle reliquie nel 1854, e restituita a suo luogo nel 1871 vi furono

aggiunte queste due linee:

fIeic pene istvm lapidem

Qvievit vsqve ad an MDCCCLIV. .