

XIII
dodici volumi in-8, de' quali l'ultimo compariva
nel 1893. E nello scorso 1897, il Forcella, unito
con Emilio Seletti, dava fuori altro volume conte–
nente le iscrizioni cristiane di Milano, anteriori al
IX secolo. E poichè accenniamo a Milano, giova
avvertire, che un nostro compaesano, il cav. Ottavio
Galli della Loggia, capitano di stanza in quella città,
. erasi pur dato all'improbo lavoro di trascrivere,
prima di quella pubblicazione) gran parte di quelle
epigrafi, formandone uno zibaldone di ben seI vo–
lumi manoscritti, in-4 informi , talor con lezione
errata, al dir del Forcella.
Ma vuoI essere notato, che ben modesto era lo
scopo di quel raccoglitore, avendo egli stesso notato
di aver ciò soltanto fatto" a scopo di ammazzare il
tempo" .
Il che premesso, per venire a noi, soggiungerò,
che negli atti ddla Società d'Archeologia predetta,
comparivano quindi alcune delle chiese torinesi. Ma
persuaso pienamente, che questa pubblicazione più
non potrebbe ora aver compimento in quei volumi,
io senz'altro mi determinava a disporre altrimenti,
affinchè essa non avesse a rimanere interrotta. I
leggitori, del resto, potranno persuadersi che non
per questo il lavoro non ebbe ad averne detrimento
di sorta. Imperocchè, se per l'indole delle pubbli–
cazioni di quella Società, a poco o nulla dovevano
limitarsi i cenni storici premessi alle epigrafi, alle
quali era prefissa la metà del secolo XVIII, altre
più larghe norme furono seguite in poi. Quindi