

XI
epigrafi, non così devesi dire degli studiosi della
patria istoria. Imperocchè, comprendendo questa
collezione in ispecie, le epigrafi dal secolo XVI alla
fine del XVIII, ci presenta una fiorita collana di
tali, degni di essere in qualche modo ricordati ai
posteri. Invero, se troveremo fors'anco elogi di al–
cuni, che si mantennero, vivendo, tenaci conserva·
tori delle prerogative privilegiate; se compariranno
altri, verso i quali non sempre furono mantenuti
intatti i diritti della verità storica, e i doveri del–
l'epigrafista imparziale, noi saremo compensati larga–
mente con begli esempi di virtù cittadine. Nè scarsi
troppo saranno coloro, che ben si possono additare
degni d'encomio per la carità patria, avuta per grandi
ed insigni beneficenze, e meritevoli di essere preposti
quali modelli di uomini onesti e di esatti osservatori
dei loro doveri. Ci si presenteranno quindi, nè troppo
scarsi, i magistrati intemerati, i politici accorti, i
valorosi guerrieri, che sposata la causa dei loro prin–
cipi, pugnando per liberare il paese dallo straniero,
furono senza saperlo, od anche taluni inviti, gli
antesignani del nazionale risorgimento, iniziato da
queste popolazioni operose e robuste.
Ricordiamoci che figlia di quei tempi è la società
odierna; e figli di quei nostri progenitori, colle loro
virtù, colle loro taccherelle, siam pure noi, che talor
camminiamo
pede claudo.
Quindi, stretto corre in
noi l'obbligo di togliere dall'obblivione quei nostri
maggiori, dai quali abbiamo redato pregi e difetti,
e ritemprarci anco alquanto nei loro esempli.