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I MARMI SCRITTI DI 'fORINO E SUBURBIO

I

lettori devono aver tolleranza se per una terza volta si

ricorda loro la famiglia dei fortunati Carroccii. Tommaso,

altro dei nipoti dello zio superiormente memorato, laureato però

in legge e in teologia, dopo essere stato coadiutore del prio–

rato di S. Maria maggiore di Susa, fu vicario generale del–

l'Abbazia di S. Michele della Chiusa e di S. Benigno di

. Fruttuaria. Mori nel 1756, ed ebbe quest' epitaffio, che

il

collettore pill volte citato afferma esistere nei sotterranei.

Memoriae '

aet~rnae

Thomae Carro cii ex illvstri sva gente tertii

Ecclesiae Metrop. praepositi et can.

Abbatiae D. Michael de ,Clvsa post patrvi obitvm

Pro ser: princip: Evgenio ' a Sabavd. administratoris

Ecclesiae D. Benigni Frvctvariensis dvm vacaret

Vicarii apostolici

Maioris Nosocomii svb titvl S. Joannis Baptistae

Moderatoris vigilantissimi

Incorrvpta fide divini cvltvs amore animi moderatione

Christianarvm omnivm virtvtvm exercitio

Commendabilis

Ob. XIII Ca!' martii MDCCLVI

Qvvm vixisset annos ferme LXXX.

Negli ippogei della parrocchia stessa giacciono pure le spoglie

di Alfonso ' da Verduca e Castello, conte di Torrepalma, com–

mendatore dell'ordine diCalatrava, ambasciatore di Carlo

III

di Spagna presso Carlo Emanuele

III,

nato a Torino nel

marzo del 1757, ed al quale fu posto quest'epitaffio:

Alphonsvs ,a Verdvco et Castella

Dominvs oppidi Gor

Comes Tvrrepalmae

Eqves commendatarivs ordinis Callatravae

Caroli III regis catholici

Apvd Carolvm Emmanvel Sardiniae regem

Orator

Hic sitvs est

Obiit Avg. Tavrin: VI Kal. aprilis

Ann a V. P.

, MDCCLVil.