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MADONNA DEGLI ANGELI

2°7

del Molinari di Savigliano, del Sacchetti, del Rapous oRa·

poso, ecc. Nel suo fiorire

il

convento ebbe persino quaranta

religiosi, tredici chierici studenti e ventidue laici o conversi.

Furono sepolti alla Madonna degli Angeli, nel 1637 mon–

signor Onofrio del Verme, già vescovo di Scalea, adoprato

in vari i negozi da Vittorio Amedeo I, e che poi ebbe urti

con Roma che lo colpi delle censure ecclesiastiche. E mentre

si facevano uffizi perchè avesse ad essere sciolto, egli morivasi

e veniva tumulato innanzi all'altare del Salvatore con monu–

mento erettogli dal Duca, che fu poi tolto qualche anno dopo

a persuasione del Nunzio il quale aveva fatto rimostranze

perchè venisse lasciata un 'opera che si poteva interpretare

un rimprovero alla Curia romana.

Nel 1638 fu sepolto

il

conte Tana di Santena governatore

di Torino; nel 1644 nella cappella di S. Pietro d'Alcantara

don Maurizio di Savoia succitato,

il

figlio della marchesa di

Riva pur nominata, che il libro m-s del convento dice aver

donato circa duemila fiorini per la compera del

siw

di parte

di quel convento. Nel 1661 fu sepolto nella tomba dei nobili

Lorenzo Frugoni fonditore dell' artiglieria; nel 1665 Carlo

Morello ingegnere ducale; la marchesa Francesca di Marolles

e D. Luca Negri da Ceva protonotaio apostolico; nel 1671

il noto storiografo genovese Luca Assarino; nel 1675 il

marchese Muti morto d'accidente; nel 1676

il

,marchese di

Cavaglià L'udovico Gonteri; nel 1677 il marchese di Fleuri;

nel 1681 Simone Boucheron fondatore benemerito dell'arti–

glieria del Governo, e Maria di Geneva contessa di Masino

marchesa di Pancalieri sullodata, che i libri ci ritraggono

«padrona e fondatrice della cappella di S. Pietro d'Alcantara

e grande benefattrice del convento»; nel 1684

il

conte Gio–

vanni Battista di Piossasco governatore di Cuneo; nel 1688

il signor di Brichanteau commissario generale della Caval–

leria e governatore di Verrua; ' nel 1700, nel sepolcro dei

nobili Onorato Guibert ingegnere ducale; nel 17°3 Giuseppe

Antonio Ballard avvocato ed uditore del principe di Cari-