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I MARMI SCRITTI DI TORTNO E SUBURBIO

sasi la stola ed assistito da due dei suoi padri, senz'altro

piantò la croce nel sito designato. Appigionata indi una casa

vicina, ed ottenuta da Ottavio Barnis, cittadino torinese,

'una copia dell'immagine della Madonna di Trapani, fu posta

questa in una stanza convertita in cappella, dove subito trasse

numerosa folla di popolo, eccitando singolare divozione. Anzi

rinvenuto in faccia al Bastion verde, dove già sorgeva un

antico convento della Madonna degli Angeli, un sigillo di

esso, che fu portato al Duca, bastò questo a farsi che

il

nuovo convento si avesse denominare della Madonna

d gli Angeli.

La prima pietra del convento fu posta

il

13 luglio del 1631

da monsignor Giovanni Ferrero Ponsiglione referendario del–

l'una e dell'altra segnatura ed uditore generale del principe

cardinal M,lUrizio di Savoia. E subito principi e privati con–

corsero ad edificare chiesa e convento. La duchessa Cristina

vi costrusse l'altare maggiore con ampio ornato in legno;

poi vi donò ancora nel 1651 una lampada d'argento che

costò lire 461.

Le infanti di Savoia Maria ed Isabella innalzarono la

cappella di S. Elisabetta regina di Portogallo, i banchieri

Carèlli, quella di S. Antonio, il senatore Pastoris l'altra della

Visitazione. Maria di Geneva contessa di Masino e marchesa

di Pancalieri, quella di S. Pietro d'Alcantara. Margherita

d'Este marchesa di Lanzo vi edificò il coro; e nel 1641

l'ambasciatore di Francia costrusse l'infermeria, che fu poi

destinata ad abitazione dei padri, allorchè Maria Giovanna

Battista duchessa di Savoia ne edificò altra più acconcia.

Tolto poi dalla parrocchia di S. Martiniano Lcorpo del

_adre Lorenzo da Revello, fu deposto nella cappella della

oncezione, donde venn indi rimosso, per non precorrere

il

voto della Santa Sede a suo riguardo, e riposto nel coro

dietro all'altare maggiore ove ancora si trova oggigiorno.

Questa

chiesa

contiene pitture della scuola di Camillo Procac–

cini, di Bartolomeo CaravogIia, del Fiamingo Giovanni Ciaret,