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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
a gloria di Dio e particolare vantaggio del pubblico, mentre
in quello si faranno assistere detti infermi, e si eviteranno
gli incomodi, pregiudizi e sconcerti che li medesimi sogliono
cagionare, e ciò ad esempio delle più cospicue città d'Italia,
nelle quali si provvede a detti infermi con tutta carità
~.
Il
che premesso, il documento or esaminato
ci
rivela che sin
dal 1724 i regolatori di quella Confreria avevano
tenu~o
un congresso innanzi al conte Ceveris, nel quale erasi no–
tato, che non avendo essa un decente Oratorio avrebbe po–
tuto chiedere al Re il terreno atto ad innalzarne uno nuovo,
ed intraprendere la fabbrica dello spedale nell 'area de! nuovo
ingrandimento della città, segnatamente quello a capo della
via della Dora Grossa e dietro il nuovo quartiere. A tale notizia
il Consiglio unanime
« ...
ammirando sempre più l'impareg–
giabile pietà e provvidenza di S. S. R. M. nostro Signore
sovrano clementissimo ha dichiarato e dichiara essere questa
veneranda Confraternita pronta d'intraprendere la suddetta
pia opera dell'eretione, amministratione e manutentione del–
l'ospedale de' mentecatti et a quello concorrere e cooperare
con tutte le sue forze e nella miglior forma a lei possibile,
e quello far costrurre nel nuovo ingrandimento di questa
città e nel sito proprio ...
»
(I).
La Confraternita chiedeva
facoltà di far costrurre attiguo all' ospedale erigendo un nuovo
Oratorio per comodità sua, e deputava a trattare a quell'og–
getto i confratelli, procuratore collegiato Bartolomeo Cam–
pana priore, l'avvocato collegiato Gio. Andrea Peyrani vice
priore,
il
vassallo ed avvocato collegiato Salino capo della
parte di finanze,
il
vassallo Berlia della Piè, l'avvocato
Boasso, il vicario ed ingegnere fratelli Leralle, l'avv. Carisio,
l'avv_ Carelli,
il
procuratore collegiato Brigna,
il
notaio
Beccaria,
il
liquidatore Pitoè ecc. Quanti curiali avevano
allora le Confraternite, mentre ora hanno parecchi
commer~
(1) Archivio notarile.