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I MARMI SCkITTI DI TORINO E SUBURBIO

Nel

1771

Giuseppe veniva eletto giudice del Consolato;

della stessa famiglia fu Pier Francesco uomo danaroso assai,

ma quel che più monta liberalissimo· del suo agli infelici, e

al quale si riferisce questo bel ricordo:

Petrvs Franciscvs Rignonvs

Commercii decvs pavpertatis praesidivm

Cvi nvdvm vervm et incorrvpta fides

Dvm vivens omnes sibi promervit honores

Morte immatvra raptvs svi desiderivm reliqvit

Qvindecim mille librarvm hvic manicomio

Ob legatvm absqve vlIo onete svbsidivm

Solemnibvs inferiis iam solvtis

Grati moderatores ponebant

Obiit VIII Id. Feb.

Anno MDCCXCIII.

La raccolta Borgarelli

ci

dà ancor notizia di Gian Francesco

Adami da Murazzano, fratello di Gioachino Maria, divenuto '

controllore generale delle finanze e conte di Cavagliano, e

di Giuseppe Maria regio archiatro e conte di Bergolo. Gian

Tommaso del quale si trattil, fu canonico della Metropoli–

tana, già a suo luogo accennato, e rettore del Seminario.

Benefattore dell'Ospedale de' pazzi s'ebbe questo ricordo:

Mcmoriae aeternae

Jo. Thomae Adami eccI. Metrop. canonici

Necnon Archiep. Sem. rectoris

Ministerii svi cvstodia invicto

Religionis stvdio morvm probitate

Effvsa in pavperes beneficentia

Clarissimi

. Virtvtvm omnivm dvm viveret specimen facti

·Ob legatas hvic Manicomio V. mille libellas

Post fvnervm peracta solemnia

Hoc grat( animi monvmentvm

R. P.

Anno MDCCXCV.