

I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
D. O. M.
Johannes F{anciscvs Morfinvs
Sanctae Agathae indigena et incola Tavrinensis
Ne deficientibvs svis heredibvs
Deficerent rogantcs
Pro sva et animarvm Morfinae familiae salvte
Sodales divinae Triadis svbstitvit heredes
Et dvobvs sacris hebdomadariis
Annvoqve conivgio pavperis pvellae
Vindicem Devm citissime flectere stvdvit
Anno a Xrispo nato MDCLXXXVII.
In lapide sul suolo.
Anno MDCCXXIV
Qvem Joannes Jacobvs Avanderivs pro se svisqve
Tvmvli locvm acqvisivit haeredes extrvxere.
Era stato confratello e rettore munificentissimo della Tri–
nitàil sacerdote Gian Francesco Laugier appartenente a fa–
miglia di ottima fama e ragguardevole nella classe dei com–
mercianti torinesi
(I) .
•
(I)
Alcune famiglie omonime vennero a stabilirsi in Torino per ragion
di commercio sin dalla prima metà del secolo XVII. Lorenzo Laugier da
Giaussier nel contado di Barcellona fu padre di Martino che fece testa–
mento il
20
febbraio 1643; e fu sepolto a S. Giovanni, e di Antonio Lu–
dovico Laugier, anche di Giaussier nel contado di Barcellona; ebbe figli
Giovanni e Giovanni Giacomo, e costoro
il
22
giugno del 1666 facevano
in società con altri acquisto di un fondaco di drogherie in questa città
all'insegna del braccio d'oro, da Antonio Laurent da Rozan nel Delfinato;
e v'impiegavano il capitale di
L.
9361.
Archivio notarile.
Giovanni sud–
detto appartenne alla Confreria del Santo Spirito, nella cui chiesa lasciò
di essere sepolto col suo testamento del 15 settembre 1705. Dei due suoi
figli, Gio. Vittorio, nel 1715 risolveva di partirsi dal Piemonte, come vera–
mente se n'andò recandosi a servire la repubblica di Venezia in Levante;
e divenne luogotenente del reggimento del colonnello Savignani guerreg–
giando contro i Turchi. Vittoria Maria sua figlia fu monaca a Carignano.
Spirito suo fratello prosegu: a tenere il paterno fondaco di drogherie; e
de' suoi vari figli Giuseppe Francesco si ascrisse alla Compagnia di Gesù.
e Gerolamo Bernardino si fece del pari gesuita. Era una famiglia pia e be–
nefica; e ne diede anche prova, come abbiam detto, il sacerdote Domenico,
rettore della Trinità, cui riguarda l'epitafio che viene qui pubblicato.
D. Gian Francesco figlio di Giambattista Laugier divenne pur rettore
della Trinità; e nel suo testamento del 26 febbraio 1733 lasciò di essere
sepolto in quella chiesa, ed istitu\ del pari erede, la cappella della Madonna
SS. del popolo erigendone anzi una cappellania laicale, col suo patronato alla
famiglia di Spirito Laugier, al quale fece legato del bel quadro del cavalier
Daniel Seyter, rappresentante la B. V. della Concezione.
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