

SANTA CRISTINA
Dicono poi le cronache che avesse persino fatto allogare
sul campanile della chiesa una campanella fusa con lega
copiosa d'argento, e di suono così .squillante, che dal Va–
lentino, luogo suo di delizia, poteva essere avvisata delle
funzioni che compievapsi in quel sacro asilo.
Fiorirono in quel convento per esemplarità di vita pa–
recchie gentildonne, fra cui si distinse in particolar guisa
Marianna, figlia del conte Gian Donato Fontanella di San–
tena, e che ebbe in religione
il
nome di suor Maria degli
Angeli, canonizzata in questi ultimi anni. Madama Reale
seconda, cioè Giovanna Batt!sta di Savoia Nemours, nel
1717
sul disegno del Juvara faceva erigere l'attuale facciata adorna
di statue. La chiesa per altro subì varie peripezie, ed al
tempo della dominazione francese era stata convertita in
borsa di commercio. Conserva pitture di Antonio Triva, reg–
giano e Giacinto Calandrucci, palermitano.
Varie iscrizioni riguardano questa chiesa, che or più non
esistono in essa.
Alla porta, la seguente diceva:
Sanetae Christinae V. et M.
Joanna Baptista Regis Vieto Am. Mater
Anno MDCCXVII.
Quest'altra accennava alla liberalità delle due principesse:
Sanetae Cristinae V. et M.
Templvm Christiana a Francia
Aram Maria Johanna Baptista a Sabavdia
DD. DD. DD.
Sovra l'altare della Concezione leggevasi:
Virgini Dei Genitrici
Optatae pacis avspici
Maria Joanna Baptista Sabavdiae
Cypri Regina
Votvm solvit
Anno MDCLXVl.
Dveis sa
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