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XIV

CROCETTA

Chiesa già suburbana, ora nel perimetro della cinta da–

ziaria, edificata nel 1617 nel sito ove già sorgeva una cap–

pelletta a S. Grato, vescovo d'Aosta.

Il principe cardinale Maurizio di Savoia vi pose la lapide

fondamentale, su cui venne impressa quest'epigrafe:

Deiparae Virgini de Crvce

Carolo Ernanvele Sabavdiae Dvce

Patre regnante

Ma v r i t i v s cardinalis filivs

Prirnvrn lapidern posvit

Anno MDCXVII.

Furono chiamati ad uffiziarla i Trinitari calzati o frati

della Redenzione degli schiavi sotto gli auspizii di Carlo

Emanuele I per adempiere ad un voto della pia sua con–

sorte Catterina d'Austria.

Questi religiosi furono assai favoriti dal Municipio di To–

rino, desiderosç> che esercitassero larga ospitalità inverso i

viandanti esteri che venivano nella nostra Metropoli, e che

tenessero scuola per gli abitanti delle circostanti campagne.

Alcuni di essi si distinsero per singolari virtù e si resero

benemeriti di Torino nel contagio sovraccennato del 1630.

A quei giorni la Crocetta non era peranco eretta in par–

rocchia, dipendendo dalla Congregazione dell'Oratorio di

Torino, donde venne poi smembrata sul cader del . secolo

scorso.

Ne fu rettore, ed ivi fu sepolto nel 1826 quel Giuseppe

Antonio Massa da Savigliano, che soleva denominarsi Gio–

sefro Massa, autore di vari scritti poetici, ascetici, del Me-