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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
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SAN DALMAZZO.
Questa chiesa la quale conserva le venerate spoglie di
spiriti eletti che furono di singolare ornamento alla patria,
e che io sono ben lieto di poter qui ricordare, gi à dal
1271
era stata dal vescovo di Torino Goffredo o Gaufrido con–
ceduta agli Antoniani che la tennero qual dipendenza del
loro priorato di Rinverso tra Rivoli ed Avigliana.
La chiesa attuale fu edificata nel
1530
da monsignor An–
tonio della Rovere vescovo Agenense e condotta a compi–
mento da monsignor Gerolamo della Rovere arcivescovo
della nostra città. Fu tenuta dagli Antoniani, i quali peraltro
avevano consentito alla confreria di S. Giovanni decollato,
che aveva titolo di S. Maria della Misericordia, di costrurvi
un oratorio per la loro uffiziatura e d'innalzare una cap–
pella per seppellirvi i giustiziati, sino al
1608
in ,uLda Carlo
Emanuele I venne assegnata ai
~iti, ~dierni
suoi pos–
sessori. Essi la ristorarono parecchie volte e l'innalzarono
allo splendore attuale.
Peraltro già al tempo degli Antoniani questa chiesa, al–
lora denominata dei Ss. Antonio e Dalmazzo, non era nello
squallore di tante altre di Torino. Infatti nel manoscritto
più volte citato di monsignor Peruzzi leggesi ch'essa era