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MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
e di Alessandro abate di Staffarda, S. Giusto e Muleggio,
ambasciatore a Parigi ecc.
Ginevra adunque, convinta delle illecebre del secolo, già
nel
16r9
aveva
il
pensiero fisso di consacrarsi a Dio. S. Fran–
cesco di Sales, essendo in quell'anno a Parigi per chiedere
la mano di Cristina pel principe Vittorio Amedeo, le scri–
veva
il
diciannove genna!o
(I
De gratia che la chara anima
de V. S. non si lasci turbare da scrupoli circa il uoto fatto
da lei d'essere religiosa:
perc\l~
chi non differisce
il
paga–
mento se non per pagar in moneta più magnifica non de–
v'essere chiamato mal pagatore, massime doue il giorno nè
il
tempo non
è
prefisso. La charità è regina della con–
scientia, et doue dice che per maggior gloria del suo sposo
si differisce e non deue la conscientia temere. V. S. aspetta
il tempo nel quale seco tirerà parecchie altre anime. Aspetti
pure et non dubiti, che è meglio senza dubbio
il
far così.
(I).
D. O. M.
Maria Christiana
Ex ordine praedicatorvm Ginevra in saecvlo Scaglia
lmmvtato licet nomine et habitv
Animi tamen et sangvinis
Nobilitate fortitvdine et pietate
Semper eadem
Qvibvs annvvm censvm nvmmorvm
Avreorvm centvm clericis regvlaribvs S. Pavli legavit
lbi perpetvo qvotidiane sacerdote addicto
Hoc aeternitatis affigi monvmentvm
Pvblicis eisdem tabvlis mandavit.
Segue un'iscrizione risguardante un giureconsulto che la–
sciò ottima fama, ed
il
cui nome da un secolo e più dalla
sua morte
è
ancor benedetto dalla popolazione di Gruglia–
sco dove fondava un'opera assai utile a suo benefizio.
(1)
V. C i b r a r i o,
Lettere inedite di santi, papi, principi,
ecc. Torino
J861, pago 137.