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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO

Saluzzo; il loro istituto era di attendere all'educazione delle

zitelle, ma vi venivano ammesse quelle sole di nobili na–

tali, ed i Principi di Savoia a loro ricorsero più d'una volta

per farvi accettare fanciulle, nè sempre nate da unioni le–

gittime.

Poco salubre, ned acconcio affatto allo scopo essendo

quel sito, intorno al 1684 ebbero quello assai ampio sulla

piazza Carlo Emanuele

II,

dove ancor oggi

è

in piedi la

bella loro chiesa, disegnata dal Juvara ed adorna da eleo

gante e svelto campanile del torinese Giambattista Borra.

Ha dipinti di Giambattista Brambilla, scolaro del Dauphin,

del cavaliere Beaumont e del Moncalvo.

Due sole iscrizioni concernenti quella chiesa e monastero

possono aver qui sede.

La prima sulla porta della chiesa nell'interno dice:

D. O. M.

Deiparae Misericordiae Matri

E t Misericordiae tbrono S, Crvci

MDCCXX.

La seconda ch'era nel chiostro, ed ora nel vestibolo del–

l'Ospedale divisionale Militare, in cui fu questo convertito,

è

la seguente:

Viator siste et venerare

Sanctvarivm enim est

Sanctimonialivm titvli S, Crvcis

Congo Can. Lateranensivm

Sanctitate non minvs qvam sangvine illvstrivm

Solemniter bic translatvm

MDCLXXXXr.