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psichiche individuali, e s’ ottenne così la figura
della « massa delinquente ».
Senonchè, la sicurezza con la quale questi con
cetti son composti a dottrina, non li ha resi più
certi, e la critica, di taluni ha mostrato la poca
rilevanza, ed altri ha disfatto. S ’è arrivati nella
reazion distruttiva, a contestare alla sociologia
l ’entità di scienza, per l ’indeterminatezza del suo
oggetto: e non s’è osservato che il disaccordo su
talune particolarità non toglie ch’essa, derivando
dai fenomeni sociali che le varie scienze ricercano,
le leggi con cui si formano, e l ’azion complessiva
loro nella vita sociale, ha contenuto proprio, di
stinto. Ma si potrà rendere in colpa chi affermi
che la sociologia non tenne il metodo positivo
ch’elesse? Seguì essa forse le continue ricerche
sulla ragion della vita fisiologica, che dei principi
creduti saldamente posti, alcuni accolsero, altri
mutarono? E poi, le così dette «
leggi sociologiche
»
ebbero sempre a fondamento l ’osservazione severa
e giudiziosa dei fatti?
E pare a me, che da fenomeni incompiutamente
studiati, assai affrettatamente siansi tratti risultati,
dei quali alcuni non reggono, altri accusano di
fetto grave di misura. Si pensò che certe analogie di
fatti che si riscontrano dov’è un «
aggruppamento
di unità
» esistente per necessità naturale, licenzi
ad asserire l ’identità di struttura del corpo indi
viduale e della società, della v ita fisiologica e