Table of Contents Table of Contents
Previous Page  309 / 342 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 309 / 342 Next Page
Page Background

273

la impresa sforzesca delle secchie appese ai

tizzoni e alla sinistra altro stemma inquar­

tato che mi è ignoto, L ’altezza della statua

è di ventinove centimetri. Un esemplare,

esattamente eguale a questo anche in tutti

gli accessorj esiste nel Museo civico di Milano,

per dono del De Cristoforis. Questo appartiene

al sig. conte del Mayno colonnello di Stato

Maggiore.

H monumento ha in se stesso tutte le prove

di essere opera del tempo stesso degli av­

venimenti che diedero motivo alla coniazione

della medaglia al Maresciallo, marchese di

Vigevano, governatore di Milano ecc. L ’ar­

matura del Maresciallo, proprio quella del

tempo, è per me il più valido argomento della

contemporaneità dell’opera. Guarda nell’A r­

meria Reale il modello della statua equestre

del principe d’ Orango

( Guglielmo il Ta­

citurno),

opera moderna del Niewerkerque,

e vi troverai un grosso errore nella unione

degli arnesi con gli stivali. Osserva la stu­

penda statua equestre di Emanuele Filiberto,

e troverai che lo scultore Marocchetti ha cal­

zato, nel 1557, l’Eroe di S. Quintino con le

scarpe apuntad’orso,

laddove erano già pas­

sate parecchie decine d’ anni da che quella

forma era stata scambiata con l ’altra

a becco

d'anatra,

a punto come sono le scarpe del­

l’armatura di questo Duca conservata nell’ Ar­

meria Reale.

Ma comunque sia, questo bel monumento

del principio del secolo X V I meritava di es-

sete dichiarato con qualche parola di più che

S

t a t u a

eq u estre

— ; dichiarazione fatta per

18