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signor
G
onse
,
ricopia il Catalogo e ne ac
cetta la dichiarazione «
un grand buste de
«
Jupiter, de travàil grec, provenant des
€ fouilles de la Russie méridionale » (Iv i,
pag. 79). Nel libretto citato, a pag. 12,
trovo su questo Giove le parole seguenti:
« Ad imitar pertanto, credo io, il modo con
« cui nell’ Heyne si congettura essersi ese-
« guiti dai Greci i grandiosi lavori eburnei,
« connettendo cioè parecchi pezzi elefantini
« con opportune addentellature, condotto venne
€
il grande semibusto d’ uno degli Dei, il
« quale può dirsi Bacco barbato, od anche
« Giove a cagione della barba e dei capelli,
« che sollevatisi dalla fronte ricadendogli dai
« lati riputati vennero, al dir di Winkelmann,
« attributo proprio del Re dei Numi. Vetusto
« sarà questo pregevole lavoro, se la materia
« vogliasi credere uno dei tanti ossi anche
< ne’ remoti tempi lavorati; ma se venga giu-
« dicata un avorio fossile di Siberia falsa-
« mente già attribuito dai Russi al favoloso
«
Mammout
riconosciuto non prima del se
« colo X V II, dovrà senza meno ritenersi per
c una bella imitazione dell’ antico
*
(pag. 12).
E il lavoro greco, se ne va in fumo?
Pag. 179. —
Sella
(N. 61)
avente appar
tenuto
(?) ecc. — . Ecco ciò che scrive il ci
tato autore intorno a questa sella:
« È del 1411 quella
(sella),
che ai ritratti
« di Giovanna di Savoja, e Giacomo Paleo-
« logo Marchese del Monferrato di lei con-
« sorte unisce due gesta del sesto Amedeo avo
c di quella, l’ una operata in Oriente per li-
« berar dal Castello di Varna l ’ imperatore