Finalmente nella tavola di N. 113 sono 99
cuspidi di frecce nella maggior parte ad alette,
abbozzate e compiute, ed altre pochissime
triangolari od a mandorla. Le prime sono
del Lago di Varese, le seconde di altre re
gioni d’Italia. Ti prego di osservar bene le
frecce ad alette del Lago di Varese che, per
la finitezza del lavoro e per la bellezza della
forma, sono le uniche finora conosciute, non
solo in Italia, ma anche in altri paesi. E qui
chiamo la tua attenzione sul procedimento
della loro fabbricazione che io pel primo de
scrissi e dimostrai con figure fino dal 1865
(V.
Le a rm i di pietra donate da S . M. il
Re Vittorio Emanuele,
ecc. Tip. Baglione.
Torino, 1865), e che un poco scrupoloso col
lega pubblicò più tardi come cosa sua. Os
serva le quattro frecce segnate colle lettere
A, B, C e JD.
La lettera
A
mostra la bozza
di forma romboidale, composta di due trian
goli isosceli di altezze diverse a base comune,
acconciata per foggiarla ad alette. La
B
fa
vedere la freccia cui era stata fatta l’aletta
sinistra che si ruppe. La
C
rappresenterebbe
la freccia compiuta se non si fosse rotta una
delle alette. Nella
D,
finalmente, abbiamo la
freccia intiera.
Ora facciamo un confronto. Vedi queste tre
frecce inastate e impennate con cuspidi trian-
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