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I predestinati

„ (orig. mm. 253 x 200). Collez. Gabinetto Disegni e Stampe del British Museum di Londra

la coscienza e la forza artistica raramente nascono im­

provvise alle prime armi, ma si vengono generalmente

formando e maturando nell’esperienza e nel tempo.

Egli — figlio di pittore e pittore anch'esso —

tratta sulle prime il legno, compiacendosi di ottenere

risultati pittorici.

La ferma volontà di far strada lo obbliga alle volte

ad accettare ordinazioni, in cui il committente si

ricrea in forme stilistiche decorative; l’amore per il

paesaggio e per gli animali lo porta poi a concezioni

naturalistiche; necessità di vita lo spingono a stampe

in cui è evidente lo spirito illustrativo.

Ma egli lavora con fervore ammirevole, ora di

sgorbia ora di bulino, alternando il pero di filo col

bosso di teste, producendo opere con una o più tavole

a toni della stessa tinta o a vari colori. In queste con­

tinue prove non si ferma: è l'artista che cerca senza

soste (studiandosi e studiando) l’espressione che.

pienamente aderente alla sua vera natura silografica,

possa raggiungere i risultati migliori.

Perciò, nel suo ininterrotto divenire non bisogna

vedere nè tentennamenti nè incertezze, bensì desi­

derio di superamento: ancor'oggi la silografia sembra

avere più scuole, tant'è che il gusto di parecchi cri-

II Servolini inizia così la vita di silografo, quando

il pubblico non

è

ancora abituato a vedere la inci­

sione in legno usata come vera e propria espressione

artistica, e mentre sorge una schiera di giovani che

avverte essere il gusto volto ormai verso le espres­

sioni e le tecniche sintetiche.

Momento fortunato per chi, subendo il fascino

della sgorbia e del bulino, possiede la coltura e

le armi letterarie adatte a svolgere opera di divulga­

zione e di polemica necessarie per rimettere in auge

un'arte negletta e decaduta.

Gli artisti si^ografi odierni dovrebbero quindi

essere grati alle modernissime tecniche fotomecca­

niche, le quali — rimpiazzando egregiamente l’opera

degli artigiani — hanno educato il pubblico a non

più considerare l’incisione cosa da dilettanti e di

secondaria importanza, destinata ad opere inter­

pretative.

Luigi Servolini,dunque, inizia lasuaattività, mentre

la silografia rinasce, senza aver ripresa ancora la sua

vera essenza, tanto da essere trattata con tecniche

aspirazioni diverse.

Perciò l’opera del nostro giovane deve necessa

riamente risentire le incertezze dell’epoca. poiché