le riv is te e su t u t t i i g io rnali d 'E u
ropa, ebbe risonanze vastissime
e fu com ba ttu ta con accanimento
spesso feroce, cieco, senza prece
den ti, da pa rtigiani e da avversari
di Wagne r.
Da una parte in fa tti stavano i
wagneristi o « a v v e n iris ti» : pochi,
ma animati da una fede ardente di
apostoli ed entusiasti fino alla esal
tazione e al fanatismo! Erano stati
quasi t u t t i in devo to pellegrinaggio
a Bayreuth — la Mecca del wagne-
rismo — e ne erano rito rn a ti come
trasfigu ra ti e tocchi da una grazia
sp iritua le supe rio re : pe rciò osten
tavano un facile disdegno per il f ili
steismo degli avversari e, in fondo ,
parevano quasi vo le r conservare, con
segreta gelosia, il lo ro p riv ileg io di
« in iz ia ti» . D a ll’a ltra parte stavano
i reazionari, gli « an tiavven iristi »,
i melodisti ad o ltranza, che pochis
simo conoscevano d e ll’a rte wagne
riana e ostentavano, anzi, la ferma
vo lontà di non vo le rla assolutamente
conoscere: ma tu tta v ia de n ig ra to ri
fe roci, sp ie ta ti, sarcastici, implaca
b ili, che dipingevano l'a rte wagne
riana con co lo ri foschi, come qualche
cosa di inferna le, di diabolico, da cui
bisognava star lon tan i, per non pe r
dere a d d irittu ra la ragione e per non
d iven ta re ossessionati...
Non è facile immaginare ciò che
avrebbe d e tto tu tta questa gente,
se avesse p o tu to ascoltare ce rte mu
siche o rrib ilm e n te cacofoniche di
moda qualche anno fa: ma m en tre
m o lte di queste recenti musiche non
fu rono prese sul serio neanche dai
ris p e ttiv i a u to ri, la musica wagne
riana colla sua tremenda forza espan
siva, veniva a co s titu ire allo ra un au ten tico pe ricolo
permanente: un «n em ico n. I » d e ll'a rte musicale
europea!
La Compagnia tedesca di A . Neumann
Fu in questa atmosfera roven te di passione, che.
nella primave ra d e ll’anno 1883, si in iziò in Italia il
g iro a rtis tico de lla Compagnia tedesca d i Angelo
Neumann pe r la rappresentazione d e ll’Anello
del N i-
belungo.
Q u e s t’opera fondamentale della rifo rm a
wagneriana era apparsa n e ll’agosto del 1876 a
Bayreuth. dove, dal g io rno IO al g io rn o 30. era stata
r ip ro d o tta due vo lte in teg ra lm en te ; cioè nelle sue
q u a ttro p a rti co s titu tiv e :
L'oro del Reno,
la
Walchiria ,
Sigfrido
e
Crepuscolo degli Dei.
T ra i pochissimi ita
lian i. che assiste ttero a quelle memorabili rappresen-
»M
• U Stasi*, padri
gimmi émmm
II
mm
i T
taz iom , v'e rano pu re due to rin e s i: l ’avv. Giuseppe
Depanis, che pubb licò poi a T o rin o pregevoli e
interessanti s c ritti di esegesi e di propaganda wag-
neriana, e il maestro Ca rlo Rossaro, una de lle figure
musicali più nob ili e a ris tocra tiche del Piemonte.
Le rappresentazioni di Bayreu th conseguirono
un
successo a rtis tico d i vastissima risonanza; ma si chiu
sero con un no tevo le « d e fic it » finanzia rio . Perciò
il
W agne r stessQ. pe r co lm a rlo , au to rizzò Angelo Neu
mann, d ire tto re del te a tro
Brema, a rappresentare
in vari paesi d ’Europa anche q u e ll’Ane//o
del Nibe-
lungo,
che in un p rim o tem po egli avrebbe vo lu to
rise rva to al solo te a tro di Bayreu th . La
Compagnia
de l Neumann in iz iò le sue rappresentazioni
italiane,
dal
14
al 18 ap rile , a Venezia —
dove
appun to
pochi :
mesi p rim a
(13
febb ra io
1883)
il
grande genio ger
manico s e ra spento — poi prosegui per Bologna
WAGNER
£
L'ARTE WAGNERIANA A TORINO