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sperimentale di Cerealicoltura di Bologna. Sono

stati precisamente questi istituti colle loro ricerche

sulla ibridazione e

sulla

selezione che hanno for­

nito alla nostra agricoltura le nuove produttive

razze e varietà di frumento, mercè le quali è stato

possibile redimere il paese dalla servitù del pane

straniero.

Nel campo della tecnica colturale som» degni di

nota i risultati pratici che sono stati conseguiti in

alcune esperienze sulla successione e consociazione

delle colture e sulla lavorazione dei terreni: e nel

campo della meccanica agraria i risultati ottenuti

neirimpiego delle trattrici agricole e delle mieti­

trebbiatrici. nonché nella trebbiatura elettrica e

nella pratica della irrigazione a pioggia. A questo

riguardo sarà utile visitare il modernissimo impianto

d'irrigazione a pioggia del Campo sperimentale della

Stazione agraria di Torino, che rispecchia i progressi

realizzati in questi ultimissimi anni nel nostro Paese

rispetto alla tecnica idraulica.

Il successo della hailanini del grano.

Pacando agli studi di chimica agraria diremo che

anche qui. e prima ancora che la battaglia del grano

conseguita la vittoria, entrasse nella fase di conso­

lidamento e di perfezionamento, furono importati

vari importanti problemi, fra cui particolare ri­

lievo merita quello della concimazione azotata. La

sperimentazione «pii fu rivolta essenzialmente a

precisare l'efficacia delle azotature invernali, a de­

terminare l'epoca più appropriata per la sommini­

strazione degli azotati e al rilievo del modo migliore

di somministrarli.

Di un altro studio collegiale desideriamo far cenno,

detto per inciso che per quanto riflette la potassa

noi siamo già al coperto: e cioè di alcune ricerche

che da quattro anni abbiamo intrapreso sulla in­

fluenza che le concimazioni azotate rispetto a quelle

fosfatiche esercitano sopra la composizione e le pro­

prietà dei frumenti.

Per questo studio nei Campi sperimentali delle Sta­

zioni agrarie di Bari. Catania. Milano. Modena.

Portici. Rieti. Roma. Rovigo. Torino e \ercelli.

diverse varietà di frumento vengono annualmente

concimate con fertilizzanti azotati e fosfatici in pro­

ie z io n i diverse e nei prodotti ottenuti vengono

ricercate le mmlificazioni di carattere chimico, che

i frumenti stessi subiscono col variare di tali rap­

porti. nonché gli effetti che essi alla loro volta

determinano nei processi di panificazione e di pasti­

ficazione. Sono in corso di pubblicazione le conclu­

sioni generali dei vari accertamenti. Come abbiamo

accennato in altra sede oltre ai lavori che

sono

pre­

disponi dal superiore Ministero, nei vari campi

sperimentali vengono eseguiti altri studi di inizia­

tiva della direzione. Per quanto riguarda il Campo

sperimentale di Torino, diremo che uno dei pro­

blemi che sono avviati ad una felicissima soluzione

riflette la elevazione della fertilità dei terreni a

mezzo dell'analisi fisiologica. Anche recentemente

abbiamo avuto occasione di parlarne diffusamente

su periodici

e

quotidiani di tutta Italia ed

anche

in

questa rivista precedentemente abbiamo trattato.

Perciò passeremo in un altro settore del campo agra­

rio e precisamente in quello zootecnico che attual­

mente rappresenta un poco il lato debole della no­

stra impalcatura agricola.

Il fu lcro d ell'ag rico liu ra classica.

La luminosa e previdente opera governativa è riu­

scita infatti ad elevare la produzione cerealicola,

ma non è un mistero per nessuno che le coltivazioni

foraggere e l'allevamento del bestiame sono rimasti

pressoché stazionarie. Il binomio grano-bestiame,

fulcro dell'agricoltura classica, ricorda un po* oggi

quegli uomini claudicanti, in cui mentre una delle

gambe si muove regolarmente, l'altra si trascina sul

terreno determinando un incedere difettoso dell'or-

ganismo.

È necessario ed indispensabile, in modo assoluto,

correggere ad ogni costo questo difetto delle aziende

agrarie, e poiché la crisi zootecnica è essenzial­

mente crisi di alimentazione, anzi e più esatta­

mente crisi di produzione e di conserv azione di fo­

raggi. bisogna cominciare con l'affrontare questi

problemi se si vuole che le nostre popolazioni ab­

biano la carne, le pelli, il latte, il burro ed i for­

maggi che ad esse sono necessari; specialmente la

carne, di cui noi siamo fortemente tributari del­

l'estero. Anche questo problema però è stato af­

frontato dal superiore Ministero, che ha disposto

sollecitamente perchè fossero intrapresi degli studi

diretti da un lato a migliorare ed accrescere la pro­

duzione dei foraggi e dall'altro a risolvere il pro­

blema della loro conservazione.

Ecco in succinto dunque quali sono le funzioni dei

Campi sperimentali agrari e quali sono i risultati

tangibili che in essi si raggiungono. Lo Stato ha

dotato i Campi sperimentali di tutti i fabbisogni ne­

cessari al potenziamento autarchico; dò che è la

prova più manifesta dell'utile effettivo, che la loro

attività porta al progresso agrario. Quest'ultimo

aspetto che abbiamo descritto in breve sintesi, sarà

esposto in un prossimo articolo in modo esauriente

come esso merita per la grande importanza

d ie r i­

veste nei riguardi dell'indipendenza

economica della

Nazione.

P. t.