Table of Contents Table of Contents
Previous Page  1537 / 1981 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 1537 / 1981 Next Page
Page Background

P e r V ind ipendenza a limenta re della Nazione

I campi sperimentali “fucineoperanti„ d'autarchia

I.a sperimentazione agraria in regime autarchico è

uno ilei problemi a carattere nazionale ilei più in-

(cremanti ed ha in questo momento un sapore ili

attualità non imliiTereute per coloro che anche

superficialmente seguono la Mimma ilelle granili

iniziative del Redime nel campo agricolo. Inizia­

tive grandiose che hanno dato risultati reali e che

ancor più ne daranno sotto l'impulso geniale del

Capo.

I.a sperimentazione agraria, che ha importanza ca­

pitale per lo sfruttamento integrale del suolo, è a d ­

data ad un gruppo di istituti, di cui quindici regi

e 26 consorziali, i quali hanno indirizzo e ordina­

mento diverso secondo il ramo delle Scienze agrarie

di cui si occupano. Si hanno così Stazioni chimico­

agrarie. enologiche. Stazioni per la cerealicoltura,

per l'olivicoltura, ecc.

Le prime Mino rispetto alle consorelle un po' più

complesse, poiché oltre ai problemi scientifici r i­

guardanti la produzione del suolo, esse devono at­

tendere al controllo analitico dei pn>dntti di uso

agrario, all'applicazione delle leggi dello Stato d i­

rette a reprimere le frodi nella loro preparazione e

nel loro commercio, ed al progresso dell'industria

agraria della regione in cui le Stazioni hanno sede.

In conformità di tali scopi esse sono divise in se­

zioni. il cui numero varia da istituto ad istituto.

Prima di esporre in che modo «i esplica l'attività

in questi campi, giova illustrare succintamente la

loro organizzazione e spiegare le caratteristiche che

li contraddistinguono dalle comuni aziende agrarie.

Diremo anzitutto che i Campi sperimentali sono

delle vere aziende agrarie, fornite di appezzamenti

di terreno più o meno estesi, di edifici rurali più

o meno moderni e di tutto l'occorrente per l'eser­

cizio delle varie pratiche rurali. Quello di Torino

.si trova sulla strada di Allessano a pochi minuti

di strada dall 'Istituto agrario « Bonafous ».

Il profilo della palazzina del campo sperimentale

ha le linee sobrie degli edifìci rurali classici con

affiancate costruzioni accessorie.

Un semplice sguardo hasta per riconoscere in esso

uno dei cinque tipi di costruzione rurali per medie

e grandi aziende progettati dal Casali e riportate

dal Niccoli. All'edificio sono annessi 23 ettari di

terreno ma la parte esteriore diremmo così del

campo é la meno caratteristica: la più tipica inco­

mincia dal terreno. Questa infatti oltre che rispec­

chiare la generalità dei terreni della zona, soddisfa

a due condizioni : quella di possedere un sopra-

suolo perfettamente livellato ed uniforme ed un sot­

tosuolo che non interferisce ili modo disforme sul

soprasuolo, o quantomeno vi interferisce in modo

che agli effetti sulle colture le differenze risultano

minime e trascurabili. Qucst'ultima condizione, in

terreni quali Mino quelli del torinese, non è facile

a realizzare.

MIorquaudo la Stazione agraria prese in consegna

dal Municipio di Torino l'appezzameuto oggi adibito

a Campo sperimentale, a parte il fatto che la su­

perfìcie. sensibilmente ondulata.

ulava verso

la 'traila di Allessano, in alcuni punti il Mittosuolo

ciottoloso afliorava quasi alla superfìcie. Poiché

prima condizione per l ‘attendibilità dei risultati,

che si ottengono negli esperimenti in campagna, è

la perfetta uniformità del terreno sia nel soprasuolo

che nel sottosuolo, fu necessario correggere questi

difetti. Il che costituì un lavoro improbo, poiché si

dovette, anzitutto, con le ruspe livellare il sopra-

suolo poscia a mezzo di sondaggi identificare gli

strati ciottolosi del sottosuolo, infine tagliare ed e li­

minare tutte le punte ciottolose fino alla profondità

di 50 cni. Tutto ciò sopra una superficie di 23 et­

tari.

Non è solo però nella sistemazione del terreno che

i Campi sperimentali si differenziano dalle comuni

aziende agrarie. Essi possiedono tutta un'attrezza­

tura speciale, in dipendenza della necessità che si

ha di provare sempre nuovi sistemi di coltura, di

esaminare i vegetali nelle diverse fasi del loro svi­

luppo. di tenere distinti e controllare col peso i

prodotti che si ricavano dalle diverse parcelle e di

rilevare le caratteristiche dei prodotti stessi.

Con questi criteri Mino stati affrontati numerosi

problemi interessanti la nostra agricoltura, che ri­

flettono tutto il campo delle scienze agrarie. II M i­

nistero competente attraverso pubblicazioni speciali

o gli Istituti stessi attraverMi i periodici agrari o i

loro annuari portano poi a conoscenza degli agri­

coltori i risultati di tali studi. Per comprendere l'im ­

portanza di queste istituzioni basterà ricordare i r i­

sultati ben noti conseguiti nel campo della genetica

dalla Stazione di Granicoltura di R ieti, dall Isti­

tuto Nazionale di Genetica di Roma e dall'istituto