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PANORAMA M U S I C A L E 1939

('.onte gli anni scorsi. In nostra Ril ista, all'inizio

ilella stagione dei Concerti, intende tratteggiare

quali manifestazioni di attività musicale siano per

svolgersi nello scorso del presente anno e /ter buona

/torte dell'anno avvenire.

Y

el primo di questi Panorami, proiettato f ie ri anno

1934. avevamo s/tezzato una lancia in favore della

musica da camera, forma che si poteva definire assai

lontana dall'essere /to/Htlare. Riscontravamo che la

massa, esigua, dei suoi fedeli era costituita da un

migliaio

, o poco meno,

di amatori che si ritrova­

vano. creando sì un'atmosfera intonata ad una s/te-

cie di cordiale cameratismo anche fra estranei, un

clima di comprensiva complicità intellettuale, ma

non già quelle arieggiate condizioni di vita che as­

secondino un vigoroso sviluppo a tali nobilissime

iniziative. Ora. a cinque anni di distanza, [issiamo

dire che molto cammino si è fatto sulla buona strada.

Alle attività della

«Pro Cultura Femminile» (Se­

zione Musicale) e

del

«G.U.M. »,

Società la cui ge­

nesi ed il cui sviliipjH) fu [tresentato in quella nostra

prima rassegna, si è aggiunta, a

/tarlire dal 1937.

la fattiva cito/terazione degli

«Amici della Musica »

istituzione che ebbe pure la sua presentazione nel­

l'anno in cui essa inaugurò la propria attività.

Il pubblico degli amatori si accrebbe; V interesse per

i programmi si diffuse tanto che vi è una larga parte

della cittadinanza che ormai attende ansiosa lo scor­

cio di ottobre /ter conoscere quali musiche le ver­

ranno apprestate. Anche la sala del Conservatorio

«

Giuseppe Verdi

»

s/tesso risulta insufficiente

/ter

accogliere il pubblico accorrente, fatto che in anni

più lontani quasi mai si verificava. Più volte ci è

accaduto di dovere rimanere in piedi o di allestire

una sistemazione di fortuna, sedendo sulle gradi­

nate della galleria; in grazia al nostro amore /ter la

nuisica. invece di dolercene, saremmo stati indotti

a scrivere un brano

« sul piacere di udire la musica

stando in piedi ».

Non bisogna però lasciarsi cullare dall'ottimismo.

Quanto abbiamo scritto a proposito del

«

Panorama

1937

»,

deplorando

«

la impopolarità della musica

da camera

»

non è l'esposizione di un brillante pa­

radosso. Molto cammino si è fatto, e molto ve n'è

ancora da fare. Circostanze favorevoli ad un sem­

pre più felice sviluppo non mancano: una decisa­

mente rallegrante e positiva, e cioè Vemulazione

delle tre Società sopracitate, le quali vanno a gara

nelTallestire dei programmi e nell'assicurarsi V in ­

tervento di esecutori di molto valore

,

ed una al­

quanto deplorevole e negativa, e cioè il prolungarsi

di una situazione che priva Torino di una stazione

operistica che era il suo vanto.

In quanto a concerti sinfonici

. /x>i.

Torino può de­

finirsi lieneiletta dalla fortuna; la stazione del-

T E .I.A .R . al teatro di Torino assicura alla cittaili-

nanza la [tossibilità di numerose audizioni acustica­

mente dirette, le quali non mancano di essere

sommamente pregiate anche da coloro che sono de­

votissimi della Railio.

Passiamo brevemente in rassegna i programmi alle­

stiti da queste quattro Istituzioni.

P

r o

(

a l t u r a

F

e m m i n i l e

:

Pianisti

: Walter Gieseking; Carlo Zecchi: Alfredo

Casella: Roberto Casadesus.

Organisti

: Joseph Bonnet.

Inoltre:

Edwin Fischer

con la sua orchestra da ca­

mera; il

Quartetto di Bruxelles;

il Coro da Camera

Trapp

di Salisburgo; l'arpista

Clelia Gatti Aldro-

vandi

in collaborazione con la cantante

Ehe Sti-

gnani.

Due conferenze illustrate da esecuzioni di musica

mittlerna. saranno tenute da

Alfredo Casella

e

Mas­

simo Bontempelli.

Inoltre un numeroso grupfto di concerti di carat­

tere più intimo si svolgerà nel salone sociale; se­

gnaliamo fra essi il quartetto nel quale la jtarte del

pianoforte sarà sostenuta dal critico musicale M i­

chele Lessona.

A

m i c i

d e l l

* M

u s i c a

:

Violinisti:

Carlo Felice Cillario.

italo-argentino.

ventitreenne, vincitore, nel 1934. del Concorso N a ­

zionale

/ter violinisti.

Richard Odnoposoff,

russo -argentino, venticin­

quenne, vincitore del Concorso Ysaye 1937.

Pianisti: Coppia

Wiener

e

Doucet,

fondatori e in ­

superati interpreti delle esecuzioni moderne per due

pianoforti.

Albert Tadlewsky. /

tolacco

.

continuatore della

scuola di Padereu'sky.

Alfredo Corlot.

il grandissimo francese.

Joseph Franz Hirt,

berlinese.

Tomaso Alati,

romano

,

esecutore e com/tositore.

Violoncello:

Antonio Saldarelli

e

Maurici Eisen-

berg.

Organo:

Ulisse Matthey.

T r io

: Giccone-Fuga-Mazzacurati

con Vesecuzione

degli 11 trii di Beethoven.