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STR I NA DELLA POS S I

(a c u r a di E Z I O S A I N I )

C O R R A D O G O V

Questa tetrina è dedicata ad un munirò, /troiaio poeta. dorimi lui pubblicalo molli libri di

l

'ersi,

iln m i ri sarebbe

raro

rifuiure, ibi

mi

.

un niorno. uniuilolo/iin : poiché sarebbe rosa quanto mai

utile e conveniente il le/tare miche imi strettamente insieme lineile romposiiùmi che, scritte iti

/nriodi diversissimi di lita e di letteratura, melano la costante unità della

/lersonolità poetica

del

\

ostro.

Questa imiina di poesia di cui o/tfti i i facciamo fresca, limpida ofjivta. cuoi essere un poco inni

scelta dell

ti1

1

iino

Goconi.

I

i sono compresi- Uriche felicissime, ricche di imafiini. ferme nella

forma facile ed euritmica.

N E V E

Kri candida foglia volando

r sul ramo fioristi senza sole

» vita più breve del fiore «lei mandorlo

non »olfri uno sguardo di rosa

e subito cadi e t'infanghi.

C A V A L L O

\ iolenta primavera del ravallo!

Ad ogni suo elastico passo

intorno allo zoccolo viola

ehe «lampa lune di rumore, fuma

un biancospino di polvere,

sboccia un cespuglio di fango.

P A E S E

Sembrò il paese senza una ragazza.

I loro colorati panni

erano appesi a prendere la guazza

di San Giovanni.

Chiamandole con strepito infernale

venivano in ca|telli al davanzale

facendosi col bianco braccio scudo

al colmo seno ignudo.

U V A

Sbracciato, coi calzoni di rigatino viola

rimlioccati fino all'inguine,

invano i|uel baffuto contadino

dalla faccia sanguigna

è tuffato nella vinarola

perchè impari a danzare:

e invano vanno e vengon dalla vigna

col lor passo di cigno le ragazze

a rovesciargli uva sui rossi ginocchi:

a vespro uscirà traballante

come se mettesse piede fuor del mare.

là in un angolo dell'aia

ne sa più la bambina

che a un invito del vento che s'alza.

con la bocca piena.

muove passi perfetti di danza

erto il busto rovescia la testa

e si pizzica la sottanina.

P A S S E G G IA T A B R E V E

(Quando la prim avera è ancor tutta nel vento.

come sarebbe dolce andare insieme

per i campi ap|>ena si sente

battere il martello di corno del picchio!

Tutto il verde sembra fatto di pungiglioni,

ina dolci e teneri, in cui si avverte la piuma

come nei prim i bordoni

degli uccellini appena nati.

Sotto le siepi la terra farinosa

biancheggia di gusci di chiocdolini.

fossile neve di Adam o ed Kva;

e se da una nuvola rotta

cadono gocciole, son dolci

come una carezza che si beva,

ed hanno l'odore

delle gemme nuove appena spaccate dal tepore.

Ascoltando im provvisa la voce del cucco

che sa tanto di inare.

ti sembrerebbe di sognare:

tanto ancora tu avresti nel cuore

la voce dello spazzacamino

curvo sotto il sacchetto di fuliggine

nel «uo costume di carnevalesco negro

tra le case su cui era il fumo

come un fermo chiarore.

T i vorresti fermare

per averlo così sempre vicino;

ed io dicendoti che quel canto triste e allegro

starà sempre con noi come la luna.

sarei felice di farti arrabbiare.

L A S O R G E N T E

Solo alle braccia del ruvido gelo tu cedi

'"hr marmoreo giace con te opaco di sogni:

ma invano il sole ti cerca tra i rami e sui massi;

perchè «e ti desta col caldo sorriso.

tu lo specchi un momento svanendogli agli occhi

come un leggero fiato.

fuggente vergine di vapore.