

Mhelangelo Monti ha bravamente poetizzatu il volto
anmo dell'amico Vallati, chiome al vento, rumi- aborto
nrll.i contemplazione «li chissà qual sogno lontano.
K via via per la sala Alloati, Audagna, Beltrami,
Destefanis, Moscatelli. Non, Tinto... i (piali tutti hanno
••apulo dimostrarsi non impari all'ardua prova del ri
tratto: per la quale non basta la padronanza tecnica che
definisca oldiiettivamente le forme, ma occorre quel senso
istintivo che dall'indagine espressiva di un volto sa
assurgere all'intuizione di un carattere.
• * *
Accanto a tante opere di maggior lena, l'interesse
della consueta Mostra della Società d'incoraggiamento
alle (ielle Arti doveva fatalmente apparire alquanto
sacrificato.
Tuttavia questa figliuola primogenita e prediletta del
Circolo degli artisti si presentava quest'anno con valori
particolarmente notevoli e con ben studiata eleganza di
disposizione.
Piccola Mostra, intima e tradizionale: tradizioni — è
bene di quando in quando farne ricordo — che risal
gono ai tempi lontani dei Conti Panissera e di Sambuy.
a l uigi Rocca. a Desiderato Chiaves, a darlo Felice
Bi'carra. a (lamino, a Piacenza, a Gamba, a Pittara.
a Tabacchi, a Pasini. Pastoris, Quadrone. Avondo.
Piccola Mostra do\e non sdegnò esporre Antonio
Fiintanesi. dove Lorenzo Delleani presentò per tanti anni
i >uoi >tudl migliori, dove fecero le prime armi Pascal.
Mosso, Pasquini. Cosola, Grosso, Cavalieri. Calderini.
Foliini. Reycend. Tavernier, Caidano e Ricci e Canonica.
Bistolfi. Calandra, Rubino e Ferro e Carena.
Oggi come un tempo, accanto agli anziani è la schiera
ilei giovani ansiosi di nuovi orizzonti. Oggi come un tempo,
diver>i i modi e le tendenze, diverse evidentemente
anche le possibilità di ciascuno.
Ma, oggi come un tempo, nessuno pensa, nessuno vor
rebbe che questa adunata possa diventare campo di
troppo battaglieri conati e fonte di non simpatici attri
buti o che nel discutere scottanti problemi s’inacerbisca
la tradizionale reciproca cordialità.
Questa esposizione d'arte vuol restare quella che
è,
quello che è stata sempre: serena nel suo stile di pacata
'ifni.riUtà. Si comprende dunque perfettamente come
nul> ad essa si addica il disquisirvi col fiero cipiglio della
critica. Miglior cosa lasciare questo periglioso onore alle
Morire maggiori.
Ma chi non ama di impicciarsi di novecentismo o di
passatismo, né si diletta al vano rimbombo dei paroloni
difficili (ricordate?: « costruzioni in profondità », « ricerca
dei volumi», «dinamismo plastico», arte «proiettata nello
-paz.o ». «surrealista» « egocentrica », « astrattista » e via
d>»c<rrendo) potrà trovare nella pacata signorilità di cui
*» diceva più sopra, sicure ragioni di belleua, lontana
<U1Taffannoso travaglio e dalla tormentosa sterilità di
tanti tentativi d'oggigiorno.
E allora, perché non parlare un pochino di questa
Mostra, come tra amici i quali — pur essendo ben certi
* n«.n essere nè cocciuti nè parrucconi — non riescono
tuttavia a persuadersi che, per esempio, la rassomigiianaa