

lori ed alla nuova disciplina Hell'apprenHistato. un
altro provvedimento contempla la costituzione «li un
Istituti) per la bonifica umana c l'ortiigenesi della
razza, che tra i suoi vari importantissimi compiti
«la esplicare a favore della sanità «Iella stirpe, avrà
anche «piell«> di orientare il lavorat«*re versi» il me
stiere o la professarne più confacenti al suo tipo
costituzionale produttivo.
A proposito della politica demografica fascista. no
teremo c«une. nella stessa seduta ministeriale,
mi
proposta del Duce siano stati approvati due schemi
di «lecreti legge mediante i «piali si esclud«ino i celibi
dalle cariche di amministratore degli Knti locali e
viene aflidahi al Governo della Libia I incarico di
attuare un programma straordinario di colonizza
zione «leimigrafìca mediante il «piale altre 1800 fa
miglie coloniche dovranno tnivare adeguata sistema-
zione in quelle province africane.
Mentre era «lata notizia Hell'iniziativa «Iella Federa-
zione T«irinese dei Fasci «li Combattimento di orga
nizzare per ottobre, in occasione «Iella visita del
Dui'e. una Mostra su «Torino e I autarchia», una
dociimentaz'uine della formi<!ahile volontà autar
chica dell'Italia fascista forniva la XIX Fiera di Mi-
lami che. neH'esaltazione «Iella nostra grandezza e
della mistra caldezza politica ed economica, ba detto
cimie gl'italiani siano debili della compiista impe
riale. Il carattere internazionale «Iella Fiera ben si
adatta albi spirito della battaglia «la noi ingaggiata
nel campo ec«inomico. Perchè I autarchia min deriva
dalla vecchia te«iria «lei protezionismo, fondata sul
l'arida meccanica «lei «lare e dell'avere, ma «iblie-
«lis«-e alla legge siiperi«ire Hell'interesse nazionale.
Quindi
essa
non esclude gli scambi con altri Pae-i
su una base di parità, ma li subordina alla gran
dezza e alla «lifesa dell'Italia. I Paesi «li-po-ti a la-
vtirare c«»n l'Italia su basi «li reciprocità e di eipii-
librio troveranno anche nelbi svolgimento «Iella n«>-
stra politica autarchica la
possibilità
«li intrecciare
intense relazioni commerciali. D'altro canto il e«»m-
inercio — rome affermò S. K. Guarneri — deve di
ventare un istrumeiito della politica economica dello
Stat«i. Non si può più «'«imperare ciò che si vu«ile.
«bive. «piando. «Mime si vuole: ma ci si deve a«le-
guare alle superiori nei'essità del Paese.
e«l
il com
mercio deve «iperare nel sistema «Ielle relazi«ini in
ternazionali
stabilite
dallo Statò,
«li
cui diventa I in
telligente e dinamico realizzat«ire.
Nell'attuale crisi degli scambi internazionali
i Paesi
autarchici ctistituiscono indiscutibilmente un fattore
d'ordine e di e«piilibri«i. Ma d'altro cant«i occorri-
— dal punto di
vista
nazionale — non continuare
solo ad acipii'tare regolarmente all'estero, ma anche
bisogna provve«lere per tempo ad incrementare le
esportazioni. Questa è «»ggi per n«ii una necessità
assoluta che il Ministro degli Scambi c Valute ha
ancora recisamente ribadito nella »ua relazione al
Senat«i. Le cifre dei primi mesi di quest'anno se
gnano ancora un forte passivo negli scambi con
l'estero. Poiché nella presente situazione dell'eco
nomia mondiale gli accordi di commercio non pos
sono
«»*sere che bilaterali e fondati sul principio del
l'equilibrio d«*gli scambi. occorre ass«ilutamente po
tenziare
in
tutti
i
modi le esportazioni. Kd in questo,
più che l'attiva opera «lello Stato, varrà I intelli
gente iniziativa dei
.singoli
o di «piede aziende con
venientemente attrezzate per svolgere «juesta fun
zione utilissima nel complesso deH’affermazione
della politica autarchica fasciata. L'esportazione,
concepita come mez/.«i «li accrescimento «li lav«iro e
di potenza per la Nazione, «leve far parte «Iella mi
stica «lei pniduttori del tempo ili Mussolini.
La nostra reazione al gioco monetario-creditizio
della plutocrazia internazionale risiede nel nostro
realismo economico fondato sulla potenza del la-
v«iro. Tutto è costruzione artificiosa, complicata, il
lusoria e caduca :
solo
il lavoro è duraturo e la forza
che in
esso
trova la sua origine è la sola capace di
durevolmente affermarsi.
Grazie alla v«ilontà incoercibile di tutta la Nazione
pr«iletaria. l'economia nazionale ha saputo superare
le prove più ardue, la nostra industria ha segnato
pmgressi
insperati
e
l'impero, dopo essere stato
conquistato a prezzo «li sangue, comincia a dare i
primi tangibili frutti. Il fabbisogno italiano di pia
timi sta per essere assicurato e«l anche superato
dai giacimenti dell'A.O.I.. mentre le ricerche auri
fere in c«irs«i fanno molto bene sperare per il fu-
turo.
Per «pianto si riferisce alla situazione interna, si
nota una costante normalizzazione in tutti i settori
«Iella vita nazionale ed un progressivo migliora-
mento della proibizione. Grazie ai vari provvedi
menti corporativi e finanziari adottati, si sono po'
tute frenare le spinte rialziste che si notavano sia
nel camp«i dei grandi consumi diretti come in quello
delle materie prime e dei semilavorati, ('osi, se
condii quanto ci informano le ultime statistiche, il
livello dei prezzi in Italia si stabilizza e tende a
diminuire in connessione alla tendenza rivelata da
altri Paesi. Tale tendenza, nell'ultimo mese, ha co
minciato a sentirsi anche nei prezzi al minuto.
Nello
stess«i
giorno in cui veniva solennemente com
memorato Guglieltmi Marconi, il Duce ftindava Po-
mezia. quinto (lomune Hell'Agro redento. Essa avrà
una superfìcie di ettari 1S.980 e potrà ospitare una
popolazione di Ó000 abitanti. Numerose altre opere
pubbliche
s«in«i
state inaugurate ed un nuovo for
midabile complessi» è stato predisposto per gli anni
futuri.
Nel mese in cui tutta la cristianità solennizzava la
Paxpia di Kisurrezmne. l'Italia Fasicstaha celebrato
c«in opere di pace «• Hi potenza costruttiva il ricordo
delle gloriose trudizùini «Iella stir|»e e le virtù ro
mane della nostra razza. Celebrazione non volta alla
nmtemplazione Hi un passato lontano, ma esaltante
le vitt«»rie raggiunte ed incitante a nuove conquiste.
« Anche il second«> Impero di Roma, il nostro, sarà
e vu«»le es*ere l'impero del lavoro nel segno della
pac*>. protetta Halle nostre armi ».
». IL
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