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L I T T 0 R I A L I

l uà volta all'anno, da rini|iie anni a questa parie,

il Partito convoca i giovani migliori, selezionati at­

traverso le prove prelittoriali. per far loro dispu­

tare le gare littoriali dalle quali dovranno emergere

i primissimi fra i primi. Leva delle élites si potrei»*

Itero definire queste pare originali, che di anno in

anno sono venute perfezionandosi, ampliandosi, au­

mentando in difficoltà ed interesse, e che costituì-

scono

effettivamente il termometro deH*allissima

temperatura ideale nella quale vive la gioventù della

Rivoluzione.

Littoriali della Cultura. dell'Arte e dello Sport per

i fascisti universitari, ai quali da qualche anno si

sono anim iti anche i Littoriali del Lavoro per i gin-

vani fascisti lavoratori.

Le olimpiadi della gioventù italiana quest'anno

hanno avuto inizio ili aprile a Palermo ed a Roma,

rispettivamente, con le «rare della cultura, arte e

.lei Iavoro. («are che hanno assunto un particolare

'ignificato nel presente momento storico perchè da

esse è emersa non solo l'altissima sensibilità politica

ilei giovani d'oggi. ma anche il loro elevato grado

tli specifica preparazione nei \ari campi del sapere

e della tecnica professionale e la cosciente concorde

volontà di riaffermare Iteli alto l'orgoglio di sentirsi

disciplinatissimi

militi al servizio di un'idea sotto

la guida di un "rande Capo.

Con l'essere fatti partecipi alla vita dello Stato e

I essere posti di fronte alla soluzione di problemi

particolarmente delicati, i piovani hanno ormai con­

quistato. neH'amhito della vita politica e culturale

della Nazione, una posizione di primo piano.

I na guerra generosamente combattuta, un'altra

guerra che vittoriosamente si avvia al suo fatale epi­

logo. hanno impresso nello spirito della giovinezza

mussoliniana alcunché di più volitivo, di più au­

dace. E le prove indiscutibili di capacità e di ardire

da essa fornite, l'hanno ormai posta al centro del-

I attenzione di tutto il popolo. Nei giovani sono po-

'te tutte le speranze perchè ad essi è affidata la

futura grandezza della Patria e la continuità della

Rivoluzione.

II tanto discusso e frainteso problema dei giovani,

ai Littoriali di Palermo è apparso risolto. Oggi l'Ita­

lia può effettivamente contare su un'aristocrazia di

aiovani spiritualmente e materialmente preparati

per afferrare con braccio vigoroso la fiaccola che

«ara loro lasciata dagli anziani. E — d'altro canto

— i giovani dell'Italia Imperiale

hanno

la

cocciensa

di sentire. \i|;ile e vicino, lo Stato che sepie i loro

sforzi e sa valorizzarli con saggezza.

Trentatrè pare comprendevano i Littoriali di Pa­

lermo e diciannove quelli di Roma. Ili tutte, i go­

liardi ed i lavoratori si cimentarono con l'ardore

delle contese sportive, con la serietà della disci­

plina militare ormai divenuta costume della pur

senqrre esuberante gioventù italica, con la bravura

di autentici esjterli nelle singole materie.

L'ampiezza e la fecondità dei dibattiti littoriali,

l'ardore delle discussioni, la passione con cui sono

stati sostenuti particolari punti di vista, la tenacia

creativa dei concorsi d'arte, dicono — più delle pa­

role — la raggiunta maturità culturale dei giovani

e la loro fede indistruttibile. I convegni, special­

mente. per la loro stessa caratteristica di contese

agonistiche, hanno dimostrato l'entusiasmo di que­

sti giovani spiriti che sentono e vivono intensamente

il loro momento storico.

Tutte le gare hanno mostrato un carattere inequi­

vocabile: i principi fascisti e il pensiero inussoli-

niano erano alla base di opni tema, ciascuno dei

quali si è così naturalmente inquadrato nelle atti­

vità politiche, economiche e sociali del Regime.

Agli effetti della battaglia autarchica i Littoriali del

Lavoro hanno in modo ancor più solenne, que­

st'anno. inquadrato nei suoi elementi politici, cul­

turali e tecnici il grande problema dell'istruzione

professionale, di vitale importanza per il richiesto

miglioramento della produzione.

In questi, e più ancora in quelli della cultura e

dell'arte, preponderante è il fattore politico. Ma

esattamente inteso. Cioè, si è dimostrato come si vo­

glia arrivare a rendere fascista la cultura e l'arte non

influenzando direttamente le loro manifestazioni

concrete, ma agendo sullo spirito creativo dello scrit­

tore. dello scienziato, dell'artista. La cultura e l'arte

del tempo fascista devono essere l'espressione dello

spirito nuovo che anima specialmente la gioventù

di oggi, ed ai Littoriali di Palermo questa sensa­

zione si è avuta nettissima in tutte le gare.

Affermò recentemente l'on. Cray, in una sua con­

versazione

alla

radio, che « se i convegni di arte e

di scienze furono eccellente palestra di idee e di

prove pratiche, quelli di dottrina del Fascismo e di

politica educativa apparvero i più specifici rivela­

tori dell'orientamento e del temperamento dei gio­

vani rispetto alle grandi correnti dell'epoca nostra ».

Al convegno di Dottrina del Fascismo i giovani

SI