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L E MOSTRE

DI LAZECCA

K nata Lazecca, due mesi fa: senza chiasso, senza

lunghi imbonimenti, ha affrontato il pubblico di

buon {{usto, riponendogli un complesso d'opere, di

cui parecchie erano già note e care a molti, ma poi

per lungo tratto erano sparite dalla circolazione per

entrare in domini privati. Poiché il quadro non ha

la buona, o cattiva, fortuna del libro, che se pure

il tempo passa, sempre sta a disposizione di chi vuol

impadronirsene: l'opera d’arte figurata, se non fi­

nisce in museo, si appiatta in collezioni private o

ili studi d'artisti, e praticamente, per la massa, spa­

risce.

Ora. uno dei vari assunti de Lazecca è stato, ed è

tuttora, appunto quello di mantener vivo l'interesse

di tutti coloro che amano l'arte su opere anche non

recentissime, ma sempre vive.

La cronaca cittadina ha già a suo tempo informato

il pubblico delle due esposizioni che in breve spazio

di tempo si sono svolte nelle salette di via Verdi 15,

a terreno, in un ambiente un po' conventuale, rav-

\i\ato di volta iu volta dalle opere esposte. La prima

mostra, « Pittori d'oggi », ha rag­

giunto un successo non piccolo,

col nutrito insieme dei pezzi espo­

ni, che per la loro varia natura

erano già tutto un programma.

Presentava la mostra, attraverso il

catalogo, l'amatore d'arte geno-

vese Della Ragione, che con pa­

role appassionate mostrava l'es-

senza e gli intenti dell'iniziativa.

Nomi illustri la sottoscrivevano;

pubblico attento osservava con oc­

chialini e lenti riconoscendo au­

tori che appartengono al gran

mondo dell'arte; critici d'arte ri­

parlavano di problemi che ai loro

tempi avevano avuto gran peso, e

che non credevamo più fonte di

cosi vive preoccupazioni. Noi non

abbiamo intenzione di riparlarne

ancora, ma bastino i nomi, tanto

per recare un esempio, di De Chi­

rico e Morandi. Casorati e Carri,

Tosi e Martini, Cagli e Paulucci,

per mostrare con quanta serietà

d'intenti l'iniziativa sia stata va­

rata ed allestita la sua manifesta­

zione.

Passato il primo momento dì

espressione antologica, necessaria

come programma e come presen­

tazione, è apparsa la prima delle

« personali » : una quarantina di quadri di de Pi-

sis. appartenenti a varie epoche, alcuni pure molto

recenti, che hanno confermato, se non il valore

deU'artista, che appartiene ormai, polemiche a

parte, allo stretto gruppo di quelli sui quali si può

giurare, certamente almeno l'opportunità dell'esi-

stenza di Lazecca, che appunto per il suo carattere

non commerciale, ma culturale, ha tutte le possi­

bilità di assumere il significato di un'iniziativa che

contenga in sé direttive e slanci nuovi.

E ciò apparirà meglio in seguito, ed è nelle inten­

zioni dei fondatori, che vi si sono messi coH'animo

di creare non già una conventicola privata di per­

sonaggi illustri da incensarsi, ma un aggruppamento

di iniziative e di energie che possono e devono pro­

venire da varie parti, intese al vantaggio comune,

che vanno dalla manifestazione di cose affermate

fino alla rivelazione di elementi meritevoli e vivi

nel campo dell'arte.

Così una volta tanto la sorte ha favorito Torino; e

questo per merito di Casorati, Paulucci, Menzio, a

cui altri in breve si sono aggiunti,

fra cui pure alcuni uomini di let­

tere, che sapevano come solo a

contatto dell'arte militante poteva

nascere qualcosa di veramente

promettente. Così naturalmente,

per iniziativa di Paulucci, Hess,

e qualche altro, Lazecca mostrerà

come sia capace di interessarsi

pure e di accogliere qualche ma­

nifestazione letteraria che esca dal

solito modo di vedere, fatto di

egoismi isolati, fondati sullo smi­

surato orgoglio degli inisiati : qui

invece, si vuole soprattutto, per

lo stesso carattere ddl'iniziativa,

die è quello, come già dicevo, di

aggruppare in forma molto libera,

energie qualche volta disperse, si

vuole fare anche in letteratura

quello che si sta già facendo per

le arti figurate: un’accoglienza

molto larga quanto al nome ed

alla rinomanza, un severo esame

quanto alla qualità. E la base di

tutto è, come si vede, nell'onesta

sincerità

dei

fondatori,

nei

quali

l'amore per Parte deve esser supe­

riore a tutto 0 vantaggio che qual­

che isolato potrebbe trarre dalle

polemiche per noi oziose. Ultima­

mente i suoibattenti

si

sono aperti

IV