

Ma quando passò sulla città il flagello della se
conda guerra mondiali’ con le sue tragiche conse
guenze il notevole patrimonio di scuole e palestre
faticosamente costituito in vari decenni di lavoro e
di opere, subi enormi danni e la ricca dotazione di
attrezzi fu quasi interamente distrutta o dispersa
tanto che nel 1945 si constatò una paurosa carenza
di palestre e la quasi assoluta mancanza di attrez
zatura.
Bisognava risalire la china, ricostruire gli edi
fici crollati sotto la furia distruggitrice, ridare alla
gioventù torinese le sue palestre, i suoi campi di
giuoco, perchè jxjtesse anche nel camjH) dell'eser
cizio fisico rinnovare le sue tradizioni e mantenere
il suo primato.
La Civica Amministrazione con slancio e con
tenacia affrontò la soluzione del non facile problema
ed in breve volgere di temjK) provvide alla ricostru
zione dei locali distrutti e danneggiati con criteri
più razionali e più rispondenti alle nuove esigenze
dell’insegnamento, ampliandoli, abbellendoli e do
tandoli di attrezzature completamente nuove. Con
lo stesso amore e con la stessa cura furono predi-
sjK>sti ed attuati i lavori di ripulitura, di riattazione
e di miglioramento delle vecchie palestre che, pur
essendo sfuggite miracolosamente alla immane deva
stazione, abbisognavano tuttavia di opere di rior
dine e di rinnovamento. Oggi «juasi tutte le scuole
elementari dispongono di due palestre c«>mpleta-
mente attrezzate e complessivamente sono in fun
zione 128 palestre j>er la cui attrezzatura il Comune
ha speso oltre 9 milioni di lire nell’esercizio 1051-52
ed ha stanziato altri { milioni per l’esercizio
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Alle 128 palestre esistenti, numero ragguarde
vole, ma insufficiente all’autnentata |*ojx>lazione
scolastica, si aggiungeranno fra non molto tempo le
palestre della Scuola di Avviamento Pacinotti, delle
Scuole M«*die Balbo e Valfrè, dell'Istituti» Tecnic«>
Q. Sella, della Scu«»la Elementare Mirafi«»ri e del
l’ istituto Magistrale Regina Margherita.
Questo imminente numero di locali adibiti all'in-
s«‘gnamento dell’ Educazione tisica, se ricolloca To
rino al su«) jx»sto di avanguardia, se esprime gli
sforzi compiuti «• le realizzazioni conseguite dalla
Civica Amministrazione, dice soprattutto che nel
temjxi non vi sono state soluzioni «li continuità, ma
volontà di* asc«*ndere e «li migliorare.
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cammino j*erc«>rso dal lontano 1844 ad oggi
dimostra quanto Torino abbia fatto per la sanità
fisica e morale dei suoi giovani e quali cure assidue
abbia dedicato al raggiungimento di «juesto fine.
Palestra dalla Scuola Tecnica Femminile “ M. Laetitia " ,
care in modo sensibile i già considerevoli risultati
raggiunti.
Negli anni seguenti, con l’incremento dell’edi
lizia sc«)lastica, al numero già cospicuo di palestre
esistenti se ne aggiunsero altre più ampie, più lumi
nose e, soprattutto, dotate di attrezzatura moderna
e razionale.
Ad iniziativa del Comune fu introdotto l'insegna
mento obbligatorio del nuoto in tutte le scuole E le
mentari; le esercitazioni venivano praticate nelle
piscine dei modernissimi edifici delle scuole Duca
degli Abruzzi e Duca d’Aosta, nella piscina del ma
gnifico Stadio Comunale e nella casa ex Balilla «li
Piazza Bernini.
La modernissima Paleatra della Scuola di Avviamento “ Giulio
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